Morto Steve Carver, regista di Chuck Norris e Stallone che iniziò in Italia
Giorni di lutto per il cinema di genere americano. A breve distanza dalla morte di Michael Apted, è morto un altro regista, Steve Carver, anche lui artigiano di Hollywood che diresse tra gli altri Quella sporca ultima notte con protagonisti Ben Gazzara e Sylvester Stallone, nei rispettivi ruoli di Al Capone e Frank Nitti. Anche produttore e fotografo, Carver si è spento l'8 gennaio a Los Angeles per un infarto all'età di 75 anni.
L'esordio con un film italiano
Newyorchese doc, di Brooklyn, Carver era nato il 5 aprile 1945. Fu un precocissimo appassionato di cinema, tanto che ebbe la sua prima cinepresa a otto anni e a tredici si iscrisse ai corsi presso l'High School of Music & Arts di Manhattan. Dopo gli inizi nel mondo del giornalismo e i documentari per il programma televisivo Wide World of Sports, sbarcò al cinema debuttando a inizio anni 70 con un corto – The Tell-Tale Heart – che lo fece conoscere a Roger Corman. Il suo primo lungometraggio, prodotto dallo stesso Corman, fu un peplum italoamericano, girato a Roma e diretto insieme a Joe D'Amato: La rivolta delle gladiatrici con la mitica regina del blaxploitation Pam Grier e diversi attori italiani (Rosalba Neri, Maria Pia Conte, Silvio Laurenzi e altri). Le musiche di quel film erano di Francesco De Masi, che collaborò con Carver anche in Una magnum per McQuade.
La filmografia di Steve Carver
Carver ha quindi diretto F.B.I. e la banda degli angeli con Angie Dickinson e William Shatner, il già citato Quella sporca ultima notte, Drum, l'ultimo mandingo con Warren Oates, Fast Charlie… the Moonbeam Rider con David Carradine, Sei uomini d'acciaio, Triade chiama Canale 6 e Una magnum per McQuade con Chuck Norris, Maledetta libertà, Jocks, A prova di proiettile con Gary Busey, Il fiume della morte, Killer Machine, Agguato tra i ghiacci. Altra sua passione era la fotografia: lavorò con Architectural Digest e National Geographic. Inoltre, nel 1995 aveva aperto The Darkroom, un laboratorio fotografico a Venezia dove ha sviluppato tecniche di archiviazione per conservare immagini storiche per collezionisti privati e musei.