Muccino: Pietro Taricone lucido e intelligente, consapevole fino all’amarezza
Ritornare a parlare di Taricone morto per un incidente con il paracadute circa tre settimane fa, potrebbe essere percepito come un gesto di cattivo gusto.
Sono stati già in molti a ricordare l'attore con parole di commiato, spesso sentite a volte sospettosamente commuoventi. Ma sentire le dichiarazioni del primo regista che ha creduto in lui come attore e non come fenomeno da baraccone post Grande Fratello, è ben diverso, esula da farse da copertina.
Muccino era arrabbiato con Taricone, il regista romano l'aveva detto a pochi giorni dalla scomparsa dell'attore, su Vanity Fair. Ebbene Gabriele Muccino torna a ricordare Pietro Taricone quando nel 2002 gli ha proposto un ruolo in "Ricordati di Me" il suo secondo film di successo, Pietro interpretava un personaggio senza scrupoli del sottobosco televisivo.
Gabriele dichiara: "L'ho scelto per quel ruolo perche' mi sembrava lucido nel gestire la fama che lo colpi' all'improvviso, piu' lucido del personaggio che interpretava nel film. Taricone era diverso: intelligente, affettuoso, consapevole fino all'amarezza. Ricordo i giorni passati insieme sul set come un film che oggi appare struggente e senza un seguito".
Consapevole fino all'amarezza, una frase triste ma che forse racchiude in pieno il modo d'essere di Pietro. Muccino parla poi dei suoi ultimi progetti, presto sarà di nuovo in America, a Los Angeles per dirigere "Passengers" con Keanu Reeves. E tal proposito si mostra un pò rammaricato ad essere più amato negli Usa che nel proprio paese: "E' una cosa che fa riflettere, dispiace essere meno riconosciuti nel Paese che si ama di piu', il proprio. Io non ho le idee chiare sugli italiani, ma a volte si arrabbiano per i ritratti che ne faccio. Ma non mi lamento, ho avuto successo e ringrazio tutti".
Laura Balbi