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“MultipleX”, il cinema maledetto

Un gruppo di amici decide di trascorrere la notte in una multisala dopo aver visto un film. Ma i giovani forse sottovalutano il fatto che su quel posto girano strane leggende metropolitane e ne pagheranno le conseguenze sulla loro pelle.
A cura di Ciro Brandi
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Il giovane regista Stefano Calvagna (“Il Lupo”, “Cronaca di un assurdo normale”) torna nelle sale, a partire dal 27 giugno, con un thriller-horror tutto italiano. Il titolo è “MultipleX” e riprende l’ambientazione in cui la pellicola è stata girata, una multisala cinematografica, dove alcuni amici si recheranno per fare baldoria dopo una serata passata in allegria. Il gruppo però non ha preso in considerazione che quel posto non è tanto raccomandabile e ne pagheranno le terribili conseguenze sulla loro pelle. Altro coraggioso esperimento del cinema italiano che va comunque apprezzato a prescindere.

La trama

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Appena uscito da un forte esaurimento nervoso, il ventiduenne Niccolò decide insieme a Viola, la sua più cara amica, di andare a vedere un film thriller, genere di cui Niccolò è appassionato. Insieme ai suoi quattro amici Ambra, Valerio, Mattia e Clelia, decidono d’incontrarsi nel più grande Multiplex della città, sul quale circolano varie sinistre leggende metropolitane. Qui i ragazzi si imbattono nella Guardia del cinema, un uomo dalla maniacalità estrema, che considera sua missione mantenere l'ordine all'interno del multisala. Dopo aver assistito al violento film, il gruppo decide, per gioco e per sfida nei confronti della Guardia, di passare la notte nel cinema, nascondendosi all'interno di esso dopo l'ermetica chiusura della struttura. Così i sei rimangono volontariamente intrappolati nel Multiplex assieme all'ambigua Guardia, il quale però nasconde un macabro segreto.

Il cast

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Gli attori che compongono il cast sono: Laura Adriani (Clelia), Lavinia Guglielman (Ambra), Gabriele Mira Rossi (Mattia), Jacopo Troiani (Valerio), Giulia Morgani (Lucia), Tiziano Mariani (Niccolò), Federico Palmieri (la guardia) e Francesca Romana Verzaro (Viola).

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