Muore Maria Pia Casilio, musa di Sordi e Totò
Dopo l’addio ad Anna Longhi, "moglie" cinematografica di Alberto Sorsi, anche la più celebre tra le sue ”fidanzate sul grande schermo” saluta questo mondo. Si è spenta infatti all’età di 76 anni l’attrice Maria Pia Casillo, la donna che prestò il volto all’indimenticabile Elvy di Un americano a Roma, il film che ancora oggi viene considerato uno tra i migliori capolavori dell’attore romano. Lontana dal cinema fin dagli anni ’60, fu una delle caratteriste migliori del 900, una donna che ha potuto vantare ben 150 film nel suo curriculum interpretativo e collaborazioni in scena con nomi illustri come quelli di Alberto Sordi, Totò e Vittorio De Sica, che le affidarono ruoli congeniali alla sua semplicità, molto vicini allo stereotipo della ragazza di provincia, di bell’aspetto e dai modi spiccioli, estrapolati da un contesto prettamente popolare.
La Casilio cominciò a recitare a soli 17 anni quando, notata da Vittorio De Sica, diede il via alla sua carriera con il film Umberto D. Da allora, la sua ascesa è stata entusiasmante. Nel 1953, l’anno dopo il suo debutto cinematografico, venne scelta per partecipare all’indimenticabile Pane, amore e fantasia per poi approdare, pochissimi anni dopo, sul set che le avrebbe assicurato il successo. Venne scelta infatti per il ruolo di Elvy nel film Un americano a Roma, al fianco di uno straordinario Alberto Sordi. Da quel momento in poi, fino al 1950, Maria Pia sarà un fiume in piena e parteciperà ad una pellicola dopo l'altra, tra le quali anche Totò, Peppino e i fuorilegge e Pane, amore e gelosia.
Poi, improvvisamente, arriva il periodo di allontanamento dal grande schermo fin quando, verso la metà degli anni ’60, conosce e sposa il bravissimo doppiatore Giuseppe Rinaldi, con il quale concepirà anche la sua unica figlia di nome Francesca. Fino a oggi della Casilio avevamo potuto apprezzare solo pochissime apparizioni sporadiche all’interno di qualche film. L’ultima, un cameo in Tre uomini e una gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo, rappresenta il vero addio della donna al grande schermo. Con la sua dipartità, purtroppo, si sgretola un altro pezzo del bel cinema italiano.