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“Da Togliatti a Fico e mo’ pure con Salvini?”: il trailer a 5 stelle del cinepanettone di Netflix

Arriva il trailer del primo film di Natale dei fratelli Vanzina prodotto da Netflix, disponibile dal 7 dicembre sulla piattaforma streaming. Oltre al titolo diversi riferimenti all’attualità politica, da Matteo Renzi a Salvini, passando per Roberto Fico. Il film smonta la nozione stessa di cinepanettone ed è in piccolo un simbolo del cambiamento epocale che sta attraversando il mondo del cinema.
A cura di Andrea Parrella
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A circa quindici giorni dalla sua "uscita", arriva il trailer di "Natale a 5 Stelle", nuovo film di Natale firmato da Carlo ed Enrico Vanzina, che dal 7 dicembre sarà disponibile sulla piattaforma streaming Netflix. Un trailer che non tradisce le aspettative, rispettando il canovaccio tipico del "cinepanettone" ed anche i volti più significativi che sono entrati a far parte stabilmente dell'universo Vanzina negli ultimi anni. Le parole contrassegnate da virgolette nelle frasi precedenti non sono un errore di stampa, perché entrambi i termini, uscita e cinepanettone, sono inesorabilmente destinati a divenire desueti.

La trama e il cast di Natale a 5 Stelle

Il cast corale di "Natale a 5 Stelle", diretto dall'amico fraterno dei Vanzina Marco Risi, annovera alcuni degli attori che in questi ultimi anni hanno partecipato con una certa frequenza a progetti dei Vanzina, come Massimo Ghini, Ricky Memphis, Biagio Izzo, graditi ritorni come quello di Massimo Ciavarro, Andrea Osvárt, Martina Stella, Giulia Björn Freiberg, Paola Minaccioni, Riccardo Rossi, con un'apparizione di Rocco Siffredi. Quanto alla trama, l'impianto narrativo, pur presentando una cifra stilistica molto riconoscibile e situazioni tipiche del genere, mette al centro della vicenda un personaggio non proprio usuale. Protagonista è infatti un immaginario Premier italiano in visita in Ungheria, intento a passare alcune ore in compagnia di una giovane onorevole dell'opposizione, in viaggio con la delegazione. Le peripezie vogliono che i due maldestri amanti si ritrovino con un misterioso cadavere nella suite del lussuoso Hotel dove alloggiano e, pur di non trovarsi al centro di uno scandalo, si affidano al prezioso aiuto del portaborse del Premier.

I riferimenti a Renzi, Fico e Salvini

Sarebbe da ingenui non notare che il titolo del film, associato ad una storia incentrata attorno alla figura del capo del Governo italiano, risulta ancora più succulento per l'associazione al nome di uno dei due movimenti che anima l'attuale esecutivo italiano. E nello stesso trailer c'è un chiaro riferimento a Renzi del protagonista Massimo Ghini, che accenna con un tono dispregiativo di stampo tipicamente grillino all'ex primo ministro. Frase che è certamente destinata a far sorridere, al pari di quella relativa al presidente della Camera Roberto Fico e all'attuale vicepremier Matteo Salvini, usati come riferimento per sottolineare il trasformismo politico del personaggio interpretato da Memphis.

La rivoluzione di Netflix passa anche da qui

Va infine sottolineato un altro aspetto, che è proprio relativo all'interessamento di Netflix nell'operazione "Natale a 5 Stelle". Il film smonta completamente la nozione stessa di cinepanettone, perché il film potremo vederlo comodamente dal divano di casa nostra e per questo verrà meno quella consuetudine che vedeva il film di Natale collegato ad una pratica abituale, al pari delle tradizioni che si rispettano anche se spesso non ci va. A volersi lanciare nel tentativo di coniare un neologismo adatto, la fantasia potrebbe spingersi fino a cinepanettonet, considerando che il periodo di riferimento restano comunque le feste natalizie. L'operazione di Netflix va infine ad intrecciarsi con una questione cogente in queste settimane, ovvero la diatriba tra gli esercenti del cinema e giganti dello streaming, evidenziata di recente dal ministro della cultura Bonisoli con l'intenzione di firmare un decreto in base a cui i film dovranno essere prima distribuiti nelle sale e dopo di questo su tutte le piattaforme. I film di Natale sono stati fonte di guadagno e prosperità per molti anni, consolidando anche un'abitudine popolare, quella di andare in sala durante le feste. L'assenza del cinepanettone inciderà molto sui guadagni dei piccoli e grandi operatori del cinema?

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