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Netflix nella bufera, il film “Desire” accusato di pedopornografia

Ondata di proteste contro la piattaforma di streaming che ha rilasciato un film argentino contenente una sequenza decisamente forte con protagoniste due bimbe, una delle quali si trova a provare un evidente orgasmo. Il regista Diego Kaplan si giustifica: “Abbiamo girato nel pieno rispetto delle bambine, la depravazione è nella testa di alcuni spettatori”.
A cura di Valeria Morini
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Piovono accuse su Netflix, in merito a un film argentino distribuito sulla nota piattaforma di streaming, accusato di diffondere immagini pedopornografiche. La pellicola finita nella bufera è "Desearás al hombre de tu hermana" di Diego Kaplan, tradotto a livello internazionale come "Desire". Moltissime le proteste sul web, montate per una scena decisamente controversa che apre il film, con protagoniste due bambine di età inferiore ai 10 anni.

La scena incriminata con l'orgasmo di una bimba

Che "Desire" sia un film ad alto tasso erotico, lo fa capire chiaramente la locandina, che mostra i protagonisti senza abiti, intenti in evidenti atti sessuali un po' come nei celebri poster di "Nymphomaniac". La storia è quella di Lucía e Ofelia, due sorelle che si rivedono dopo anni al matrimonio della prima: lo sposo e Ofelia, a quel punto, vengono colti da un'irresistibile passione. A finire nell'occhio del ciclone è però la scena iniziale, che mostra Lucía e Ofelia ancora bambine, intente a giocare in cameretta "cavalcando" dei cuscini. Il gesto provoca in una delle due un chiaro sussulto di piacere: un'immagine che richiama la masturbazione e che è decisamente forte, vista la giovanissima età delle due attrici. Inevitabile lo sconvolgimento del pubblico.

Ondata di proteste contro Netflix

Tantissimi utenti, a quel punto, hanno scritto sui social contro la piattaforma, minacciando addirittura di disdire il contratto e definendo "disgustosa" la sequenza. Il sito conservatore PJMedia è sceso in campo contro il film segnalandolo persino all'FBI e al Dipartimento di Giustizia americano. Secondo il portale, sarebbe in atto un'indagine da parte del Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati, anche se l'FBI, secondo la sua politica, non ha confermato né smentito. Per il momento, il film continua a essere visibile sulla piattaforma (in Italia non figura nel cartello dei film disponibili, se non con alcuni correlati).

Il regista Diego Kaplan difende Desire

Di fronte alle accuse, il regista Diego Kaplan si è giustificato, negando che la scena in questione sia un esempio di pedopornografia. Ai microfoni di IndieWire, il cineasta argentino ha spiegato di aver girato la scena nel pieno rispetto delle due bimbe:

"Desire" è un film. Quando vediamo uno squalo mangiare una donna al cinema, nessuno pensa che la donna sia davvero morta o che lo squalo sia reale. Lavoriamo in un mondo di finzione; e io, prima di essere un regista, sono un padre. Ovviamente questa scena è stata girata usando un trucco, vale a dire: le ragazzine sono state invitate a imitare una scena con protagonisti dei cowboy tratta da un film di John Ford. Le ragazze non hanno mai capito cosa stavano facendo, stavano solo imitando quello che stavano vedendo sullo schermo. Nessun adulto ha interagito con le bambine, a parte il loro coach. Tutto è stato fatto sotto l'attenta sorveglianza delle madri delle ragazzine. Dal momento che sapevo che questa scena avrebbe potuto causare qualche controversia, esiste il filmato "Making Of" delle riprese dell'intera scena. Tutto funziona all'interno delle teste degli spettatori, e ognuno si fa un'idea su come questa scena sia stata girata in base al proprio livello di depravazione.

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