Nicole Kidman fotografa in Fur: Diane Arbus coraggiosa paladina dei freaks
Fur e il ritratto immaginario di Diane Arbus, messo in scena dal regista di Secretary Steven Shainberg e interpretato da un'intensa Nicole Kidman narra la vita della fotografa più coraggiosa di tutti i tempi. La Arbus crebbe in una famiglia aristocratica e sposò l'uomo che amava, anch'egli fotografo, contro il parere dei genitori, visse con lui anni splendidi di vita casalinga e carriera rivoluzionando il concetto di bello e brutto e delle emozioni nell'arte visiva.
La storia raccontata nel film Fur è in parte inventata, colloca la fotografa in un appartamento di New York, dal quale osserva il vicinato fino a scorgere un misterioso uomo mascherato, che si rivela essere il vicino di casa. Approfondendo la conoscenza dell'uomo Lionel Sweeney (Robert Downey Jr.), si lascia trasportare da un mondo tutto nuovo fatto di personaggi strani perfettamente a loro agio nell'essere considerati diversi. Sweeney infatti soffre di una patologia per cui il corpo genera una costante crescita di pelo che lo ricopre completamente, la donna all'inizio titubante nell'entrare nel bizzarro mondo di Lionel si rende presto conto che il preconcetto è soprattutto in chi guarda e poco in chi vive effettivamente quelle situazioni. Ed ecco che fra incontri, gite, serate la Arbus riesce a dar vita a fotografie innovative immortalando nani, prostitute, travestiti e giganti.
Nel film la Arbus lotta contro una società poco avvezza a ciò che non conosce, con lo stesso marito e con il suo essere moglie, l'amicizia con Sweeney diventa così intima da portarla a innamorarsi di lui e perdersi completamente nel senso di libertà e freschezza di una realtà a lei sconosciuta. Ottima la performance di Nicole Kidman composta e imbarazzata prima, sconvolgente e passionale poi, supportata dall'ironia speciale di Downey Junior, la stessa che lo ha reso famoso nei panni di Iron Man e Sherlock Holmes, ma con un pizzico di sentimento in più. Amore oltre ogni limite di tempo e di diversità di mondi, Shainberg catapulta tutti in un'era passata che ha molto da insegnare al futuro.
Ambra Zamuner