Nimoy prima di morire: “La vita è un giardino, i bei momenti non restano che in memoria”
Ieri è morto Leonard Nimoy, l'indimenticabile comandante Spock della celeberrima serie tv di fantascienza. L'uomo è mancato a 83 anni a Los Angeles, nella sua casa di Bel Air. Alcuni giorni fa Nimoy era stato ricoverato in ospedale per alcuni forti dolori al petto e i problemi respiratori lo inseguivano da qualche tempo. Da tempo soffriva di una grave malattia respiratoria ai polmoni. L'attore di Boston è naturalmente divenuto famoso specialmente per il suo ruolo in Star Trek, ma ciò non toglie che durante la sua vita si dedicò anche ad altre attività, tutte rientranti in un ambito artistico. Nimoy è stato un musicista, poeta e scrittore. A rivelare questo animo è stato anche una delle ultime frasi pronunciate dall'attore prima del suo decesso e pubblicata sul suo profilo Twitter ufficiale, traducibile in questo modo: "Una vita è come un giardino. I momenti perfetti possono esserci, ma non possono essere conservati se non nella memoria".
A life is like a garden. Perfect moments can be had, but not preserved, except in memory. LLAP
— Leonard Nimoy (@TheRealNimoy) 23 Febbraio 2015
Un tweet che è stato ripreso da decine di migliaia di follower e citato, per la sua potenza evocativa, da tanti fan. Leonard Nimoy è stato naturalmente un idolo per diverse generazioni, specie quelle che hanno seguito la sua epopea televisiva come protagonista di Star Trek. Dal 1966 al 1969, il vulcaniano dalle orecchie a punta e dal caratteristico saluto "Lunga vita e prosperità" entra nei piccoli schermi al fianco del capitano Kirk, interpretato da William Shatner, e dagli altri personaggi dell'Enterprise. Il successo della serie cresce (grazie alle repliche in tv) nel decennio successivo e prosegue nella lunga saga cinematografica iniziata con il film "Star Trek", nel 1979 e proseguita per altri cinque film ("L'ira di Khan", "Alla ricerca di Spock", "Rotta verso la Terra", "L'ultima frontiera", "Rotta verso l'ignoto").