Notturno di Gianfranco Rosi agli Oscar 2021, il regista: “Dedico candidatura a Valentina Pedicini”
Sarà "Notturno" di Gianfranco Rosi il film italiano scelto per rappresentare il nostro Paese agli Oscar 2021. È il titolo designato dalla Commissione di selezione istituita dall’ANICA che si è riunita il 24 novembre. Il documentario, qualora fosse scelto dall'Academy, potrebbe essere nominato nella categoria come Miglior film in lingua straniera.
Il commento di Gianfranco Rosi
Il primo commento di Rosi è la dedica dell'assegnazione alla regista Valentina Pedicini morta a soli 42 anni il 20 novembre: “Sono molto felice, l’ho saputo un momento fa e la prima cosa che voglio dire è che lo dedico a Valentina Pedicini, con un lungo abbraccio”. Rosi si sente di “rappresentare agli Oscar l’Italia che ha ancora la lucidità di guardare a quel che succede intorno a noi, fuori dai nostri confini: nessuno parla più del Medio Oriente e quando usciremo da questo buio il Medio Oriente sarà cambiato, in peggio”.
La strada di Notturno verso l'Oscar
Come continua ora il percorso del film di Rosi? Una volta selezionato dalla Commissione dell'Anica in una rosa di 25 titoli scelti precedentemente (che trovate qui di seguito), la pellicola aspira a essere inserita nella shortlist costituita da dieci film internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota il 9 febbraio 2021. Quindi, questa lista verrà ridotta alla cinquina dei candidati, presentata con tutte le altre nomination agli Oscar in data 15 marzo 2021. La cerimonia di consegna dei premi si terrà invece a Los Angeles il 25 aprile 2021.
Notturno, la trama del film di Gianfranco Rosi
"Notturno" è il secondo film di Rosi a essere selezionato come rappresentante dell'Italia per gli Oscar, dopo "Fuocoammare": quest'ultimo non riuscì a entrare nella cinquina dei nominati, ma venne candidato tra i migliori documentari. "Notturno", già presentato in concorso alla Mostra di Venezia 2020 e uscito in sala lo scorso settembre, è stato girato nell'arco di tre anni sui confini fra Siria, Iraq, Kurdistan e Libano e racconta le vite martoriate degli abitanti di quell'area, devastata da un conflitto annoso e dagli orrori dell'ISIS. Questa la sinossi ufficiale:
Con questo film Rosi dà voce ad un dramma umano che trascende le divisioni geografiche e il tempo dei calendari; illumina, attraverso incontri e immagini, la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là dei confini. La guerra non appare direttamente: la sentiamo nei canti luttuosi delle madri, nei balbettii di bambini feriti per sempre, nella messinscena dell’insensatezza della politica recitata dai pazienti di un istituto psichiatrico. Un cantore di strada intona le lodi dell’Altissimo. Un bracconiere fra i canneti e i pozzi di petrolio. La grazia delle guerrigliere peshmerga. I terroristi dello Stato Islamico in carcere. L’angoscia di una madre yazida per la figlia prigioniera. Alì, adolescente, che fatica per portare il pane ai suoi fratelli… Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un notturno che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.
La lista dei 25 film
Questi i 25 titoli italiani scelti nel primo step: "18 regali" di Francesco Amato, "Aspromonte la terra degli ultimi" di Mimmo Calopresti, "Bar Giuseppe" di Giulio Base, "La Dea Fortuna" di Ferzan Ozpetek, "Il delitto Mattarella" di Aurelio Grimaldi, "Favolacce" di Damiano e Fabio D’Innocenzo, "L’incredibile storia dell’isola delle rose" di Sydney Sibilia, "Lontano lontano" di Gianni Di Gregorio, "Non odiare" di Mauro Mancini, "Notturno" di Gianfranco Rosi, "Padrenostro" di Claudio Noce, "Picciridda" con i piedi nella sabbia di Paolo Licata, "Pinocchio" di Matteo Garrone, "I predatori" di Pietro Castellitto, "Le sorelle Macaluso" di Emma Dante, "Spaccapietre" di Gianluca e Massimiliano De Serio, "Sul più bello" di Alice Filippi, "The Shift" di Alessandro Tonda, "Tornare" di Cristina Comencini, "Trash" di Francesco Dafano e Luca Della Grotta, "Tutto il mio folle amore" di Gabriele Salvatores, "L’uomo del labirinto" di Donato Carrisi, "La verità su La dolce vita" di Giuseppe Pedersoli, "La vita davanti a sé" di Edoardo Ponti, "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti. La Commissione dell'Anica è composta da Nicola Borrelli, Simone Gattoni, Paolo Genovese, Carlo Poggioli, Cristina Priarone, Gloria Satta, Baba Richerme.