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Oscar 2014, Paolo Sorrentino è scaramantico: “Non mi aspetto nulla”

Il regista sornione, già a Los Angeles, rilascia dichiarazioni caute nelle quali si dice tranquillo, senza avere grosse pretese. Ma in realtà molti segni fanno intuire che la vittoria è quasi in tasca.
A cura di Andrea Parrella
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Il regista napoletano è a Los Angeles con tutta la sua famiglia e, a dispetto di quanto ci si attendeva, in platea nella notte degli Oscar che potrebbe rivelarsi trionfale per Paolo Sorrentino, ci sarà anche il protagonista de "La Grande Bellezza", Toni Servillo. Domenica 2 marzo al Dolby Theatre della città californiana si assegneranno le prestigiose statuette, alle quali il regista nostrano compete con il suo ultimo lavoro cinematografico, in corsa per il Miglior Film Straniero. Ma con un tipico aplomb meridionalista, Paolo Sorrntino mantiene la calma e afferma, in modo del tutto scaramantico, di non aspettarsi nulla dalla serata. Sarà già soddisfatto dal Golden Globe vinti ad inizio gennaio e i Bafta inglesi ai quali ha trionfato poche settimane fa?

Pare difficile credere che Sorrentino non uscirebbe con l'amaro in bocca da questa lunga maratona se non dovesse aggiudicarsi la statuetta e, in fondo, a dimostrare che il premio andrà quasi certamente a lui non c'è solo la consapevolezza di un film che lo meriterebbe (preferibile ai quattro con cui concorre), quanto la casa che ha acquistato e sostiene la pellicola, quella Janus di Peter Becker che è sinonimo di qualità nel cinema americano e sposa in qualche modo la tendenza che l'Academy ha scelto per quest'anno. Inoltre, e non è poco, i fratelli Coen hanno definito il film un capolavoro. Insomma, giusta la superstizione, per Sorrentino pare davvero non ci sia molto di cui preoccuparsi.

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