Oscar alla carriera a Lina Wertmüller: dopo tre nomination, il premio arriva a 90 anni
Si aspettava l'annuncio che finalmente è arrivato. L'Academy of Motion Picture Arts & Sciences ha ufficializzato il nome di Lina Wertmüller tra i premiati con l'Oscar alla carriera. Dopo tre nomination, tutte nel 1977 per il film "Pasqualino Settebellezze", diventando la prima regista donna in assoluto ad essere candidata, la regista romana finalmente conquista la sua statuetta. A ricevere il premio alla carriera anche Geena Davis, David Lynch e Wes Studi. I premiati saranno presentati il 27 ottobre agli Annual Governors Awards dell'Academy: "Sono molto grata per la decisione di assegnarmi questo premio. Un premio che non mi aspettavo affatto e che per questo è tanto più gradito, mi fa tanto più piacere. Certo gli americani, grazie a Dio, mi hanno sempre voluto bene", questo il primo commento della regista.
Protagonista al Festival di Cannes 2019
Grande protagonista all'ultimo Festival di Cannes, ringraziata da Leonardo Di Caprio per il prezioso contributo al mondo del cinema, Lina Wertmüller riceve finalmente il premio che da tempo desiderava. Proprio "Pasqualino Settebellezze", il film con cui ottenne tre nomination agli Oscar nel 1977, è stato presentato alla Croisette in una versione restaurata. Un film che, a 44 anni di distanza, resta ancora genuinamente un cult che si lascia apprezzare.
Tutte le nomination
Nonostante la produzione prolifica di film che sono rimasti impressi nella memoria collettiva, Lina Wertmüller è riuscita a trionfare poche volte nei premi cinematografici che contano. Anche in Italia, conquisterà il David di Donatello alla carriera soltanto nel 2010. Oltre alle tre nomination agli Oscar 1977 per "Pasqualino Settebellezze", per cui riceve anche una nomination ai Golden Globe dello stesso anno, riceve una nomination alla Palma d'Oro per "Mimì metallurgico ferito nell'onore" nel 1973. Poi una nomination alla Palma d'oro per "Film d'amore e d'anarchia – Ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…". Per il Festival internazionale del cinema di Berlino riceve una nomination all'Orso d'oro per "La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia" nel 1978. Un'altra Nomination all'Orso d'oro per "Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti" nel 1986.