Pietro Castellitto: “MeToo monumento all’ipocrisia. Se Spacey mette la mano sulla coscia la sposto”
Pietro Castellitto fa discutere sul web, non per la sua brillante carriera di attore e regista che lo hanno reso uno dei nomi più interessanti del panorama contemporaneo, ma per una frase sul MeToo che ha fatto storcere il naso a parecchi. Pur riconoscendo l'importanza delle battaglie contro le molestie nei posti di lavoro, Castellitto ha definito quello che è il movimento più significativo nella recente storia dello spettacolo come un "monumento all'ipocrisia", ricordando in particolare il caso di Kevin Spacey.
Pietro Castellitto sul MeToo
L'attore di House of Cards è stato accusato di molestie da diversi uomini, un fatto che non solo lo ha costretto al coming out ma che ha distrutto completamente la sua carriera. Questa la frase di Castellitto, che in un'intervista al Corriere della Sera, ha risposto alla domanda se si senta più attore o regista.
Più autore. Recitare è una vacanza, arrivi a progetto già costruito, mi piace quando il personaggio ha un suo passato, anche se non c’è nel film, perché comprendi altre cose. Per fare l’attore devi saper dire le bugie e fare gli scherzi. Se non scherzi più, il tuo percorso è stato sacrificato alle consuetudini e al perbenismo dominante. Negli Anni ‘20 Al Capone faceva soldi gestendo alcol e droga, oggi li fai perpetuando il bene. Penso ai milioni incassati dagli studi legali attraverso il monumento all’ipocrisia del MeToo, battaglia sacrosanta, ma se Kevin Spacey mi mette la mano sulla coscia gliela sposto, non gli rovino la vita chiedendo pure soldi: io vedo la volontà di potenza che sfrutta questa crociata morale per ingrassarsi, sto parlando come amante di Nietzsche che studiai a Filosofia.
La carriera di Pietro Castellitto
Figlio di di Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini, di recente Pietro Castellitto è stato protagonista di Speravo de morì prima, serie tv di Sky dedicata alla vita di Francesco Totti. Ha già una discreta filmografia alle spalle (dai film del padre al ruolo del Secco ne La profezia dell'armadillo da Zerocalcare) e nel prossimo futuro – non appena potranno riaprire le sale – lo vedremo in Freaks Out di Gabriele Mainetti. La vera svolta è arrivata però con l'approdo al mestiere di regista: il suo esordio I predatori ha ricevuto il Premio Orizzonti per la Miglior Sceneggiatura alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.