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Pinocchio al cinema in Usa vietato ai minori di 13 anni senza genitori: “Scene disturbanti”

Il film di Matteo Garrone è uscito al cinema in America, ma ha ricevuto l’etichetta di PG13 (“Film vietato ai minori di 13 anni non accompagnati da un adulto”), a causa di alcune scene reputate “disturbanti”. Il film, fedelissima trasposizione del romanzo di Collodi, aveva scandalizzato anche alcuni genitori nel Regno Unito.
A cura di Valeria Morini
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Se il cinema italiano ha buone ragioni d'esultare dopo l'uscita di "Pinocchio" nei cinema americani, suscita non poco sconcerto il fatto che il film di Matteo Garrone venga distribuito oltreoceano con l'etichetta "PG13", ovvero "Film vietato ai minori di 13 anni non accompagnati da un adulto". Si parla di "immagini disturbanti" che hanno spinto la Motion Picture Association of America ad applicare tale misura.

Perché Pinocchio è vietato ai minori di 13 senza genitori

Negli Stati Uniti, Pinocchio è uscito a Natale. Considerato che il celebre romanzo di Carlo Collodi è una favola per bambini con diverse trasposizioni cinematografiche per famiglie (non ultima il film animato Disney del 1940), è invitabile lo stupore nei confronti del film di Garrone, che in Italia è uscito in sala a fine 2019 senza alcuna limitazione. Pare che tra le scene considerate sconvolgenti per i bambini ci siano quella in cui Pinocchio lancia un martello in faccia al Grillo Parlante, nonché le sequenza in cui viene impiccato dal Gatto e la Volpe e più tardi inghiottito dal Terribile Pesce-cane.

Le critiche contro Pinocchio nel Regno Unito

Va detto che Garrone, pur pensando a un vasto pubblico, ha restituito pienamente gli aspetti più "dark" del capolavoro collodiano senza edulcorarlo. Pinocchio non è certo una storia zuccherosa e priva di elementi tragici o perfino horror e in questo il regista romano è stato pienamente fedele all'originale (come fece, per fare un altro esempio, Walt Disney con Biancaneve e i sette nani). Del resto, la pellicola aveva già scatenato un piccolo "scandalo" nel Regno Unito, dov'è uscita in estate. Su Twitter, erano circolati i commenti di alcuni genitori inorriditi che avevano parlato di scene violente e di bambini in lacrime, tanto da definire il film "totalmente inaccettabile". Critiche che onestamente, dopo decenni di traumi infantili al cinema (da Bambi a Il Re Leone), fanno anche un po' sorridere.

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