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Più di 150 attori italiani chiedono un nuovo contratto di categoria contro l’emergenza coronavirus

Vittoria Puccini, Fabrizia Sacchi, Giorgia Cardaci e Marco Bonini, attraverso il gruppo Facebook “L’attore visibile”, sono i proponenti di un appello che comprende 150 firmatari attori e attrici allo scopo di arrivare alla stipula di un nuovo contratto nazionale di categoria per far fronte alle problematiche date dall’emergenza Coronavirus. Tra i firmatari anche gli attori Paola Cortellesi, Alessandro Preziosi, Stefano Accorsi, Luca Zingaretti, Luisa Ranieri, Giuseppe Fiorello, Lino Guanciale, Giovanna Mezzogiorno.
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Vittoria Puccini, Fabrizia Sacchi, Giorgia Cardaci e Marco Bonini, attraverso il gruppo Facebook "L'attore visibile", sono i proponenti di un appello che comprende 150 firmatari attori e attrici rivolto al Sindacato Lavoratori della Comunicazione con l'obiettivo di rifondare il Sindacato Attori Italiani, allo scopo di arrivare alla stipula di un nuovo contratto nazionale di categoria per l'audiovisivo e di una rinegoziazione di quello per lo spettacolo dal vivo. Tra i firmatari anche gli attori Paola Cortellesi, Alessandro Preziosi, Stefano Accorsi, Luca Zingaretti, Luisa Ranieri, Giuseppe Fiorello, Lino Guanciale, Giovanna Mezzogiorno.

Un documento composto da 13 richieste

Il documento racchiude in 13 punti le linee di azione che riguardano i principali aspetti economici, assicurativi e previdenziali dei lavoratori dello spettacolo. Gli attori chiedono al SLC, tra i punti salienti, la costituzione di un fondo d'emergenza destinato agli artisti in gravi difficoltà, la riunificazione della contribuzione per chi ha secondi lavori fuori dallo spettacolo, la revisione dei parametri contributivi e previdenziali e quella dei parametri minimi della disoccupazione.

1) Un nostro rappresentante con delega alla negoziazione con le parti sociali (ANICA, APA, Governo) che attui il nostro programma.

2) Costituzione immediata dal disavanzo ex ENPALS di un Fondo di emergenza destinato esclusivamente agli artisti in gravi difficoltà, utilizzabile per emergenza Covid19.

3) Introduzione Retribuzione minima anche per audiovisivo.

4) Copertura assicurativa per tutto il periodo in cui si è sotto contratto, e non solo per i giorni in cui si è fisicamente sul set.

5) Diritti di immagine e diritti connessi: product placement, retribuzione dei diritti di replica, diritti da social media etc. (da non confondersi con quelli di interpretazione; si parla qui, per intendersi, di quei diritti che in pubblicità vengono riconosciuti se si vuole riutilizzare lo spot anche in un periodo successivo a quello concordato).

6) Indennità di disponibilità.

7) Contribuzione. Riunificazione della contribuzione per chi ha secondi lavori fuori dallo spettacolo.

8) Pensione. Revisione parametri contributivi e previdenziali. Restituzione della contribuzione infruttifera che non può dar luogo alla pensione, aumentata del 10%.

9) Disoccupazione. Revisione dei parametri minimi per accesso all'assegno di disoccupazione per l'audiovisivo.

10) Termini di pagamento e strumenti di tutela nei confronti delle produzioni nel caso di mancato pagamento nei termini concordati.

11) Istituzione di Organo di Controllo sulla ripartizione dei fondi destinati alle imprese di spettacolo. Revoca del contributo FUS alle aziende che non applicano il CCNL.

12) Obbligo per le imprese e i teatri destinatari di fondi pubblici di pagare “immediatamente” quanto dovuto a tutti gli artisti.

13) Istituzione di un premio di categoria del sindacato (PREMIO SAI) votato da tutti gli attori scritti.

Nell'appello, il gruppo offre al SLC l'iscrizione immediata e collettiva di tutti i firmatari per un anno, al termine del quale, "ognuno potrà giudicare i risultati raggiunti e valutare il rinnovo dell'iscrizione". 

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