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Produttore siriano candidato all’Oscar respinto dagli Usa di Trump, non sarà alla cerimonia

Kareem Abeed è produttore di “Last Men in Aleppo”, nella cinquina dei candidati come miglior documentario. Il suo visto è stato respinto a causa del Muslim Ban e non potrà partecipare alla premiazione.
A cura di Valeria Morini
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Il suo film "Last Men in Aleppo" è uno dei cinque candidati come Miglior documentario agli Oscar 2018, ma il giovane produttore Kareem Abeed non avrà la possibilità di partecipare alla cerimonia del 4 marzo. Il motivo? È politico e ha a che fare momento con il tanto discusso decreto emesso da Trump, dal momento che il visto di Abeed è stato ufficialmente rifiutato dal governo degli Stati Uniti. Abeed detiene un passaporto siriano e attualmente vive in Turchia.

Abeed respinto dal Muslim Ban

"Questo per informarti che sei stato ritenuto non idoneo per un visto ai sensi dell'articolo 212 (f) della legge sull'immigrazione e la nazionalità", si legge nella lettera del consolato americano di Istanbul, come riporta The Wrap, "Una negazione ai sensi della Sezione 212 (f) significa che non vengono soddisfatti i requisiti per l'ingresso negli Stati Uniti". Il visto è stato respinto come parte dell'Ordine Esecutivo 13780 del Presidente Donald Trump: si tratta dell'ormai celebre e controverso Muslim Ban, che blocca le domande da parte dei cittadini di otto nazioni (Libia, Iran, Somalia, Sudan, Siria, Yemen, Corea del Nord e Venezuela).

Lo stesso accadde ad Asghar Farhadi nel 2017

Il caso di Abeed ricorda quelli analoghi che si sono verificati agli Oscar 2017. Il regista iraniano Asghar Farhadi non potè partecipare per lo stesso motivo e, ironia della sorte, non ebbe la possibilità di ritirare l'Academy Award vinto come Miglior film straniero. L'autore e l'attrice Tanareh Alidoosti rifiutarono di ricevere un possibile permesso speciale per arrivare in Usa, proprio per protestare contro il Muslim Ban.

Last Men in Aleppo, il documentario candidato all'Oscar

Co-produzione tra Siria e Danimarca, "Last Men in Aleppo" è un documentario diretto da Feras Fayyad (siriano, arrestato e torturato dal regime di Bashar Al Assad nel 2011) e Steen Johannessen (danese). Il film mostra l'operato dei Caschi Bianchi, come comunemente sono chiamati i membri dell'organizzazione umanitaria difesa civile siriana: ufficialmente neutrali e privi di armi, sono un corpo di protezione civile che assiste le vittime del conflitto. Il regime di Assad li accusa di essere vicini al terrorismo, tanto che il governo siriano ha rifiutato di accelerare il processo di visto di Abeed e di Mahmoud Al-Hattar, co-fondatore dei Caschi Bianchi che avrebbe dovuto essere anch'egli presente alla cerimonia. "Last Men in Aleppo" gareggia agli Oscar 2018 insieme ad altri quattro documentari ("Abacus: Small Elyugh to Jail", "Faces Places", "Icarus" e "Strong Island"). Curiosamente, a vincere la statuetta agli Oscar 2017 come miglior cortometraggio doc fu un altro film dedicato ai Caschi Bianchi, "The White Helmets". Kareem Abeed, nato nel 1984, ha prodotto anche un corto documentario, sempre incentrato sulla città martire siriana, dal titolo "One Day in Aleppo".

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