“Quando c’era Berlinguer”, il documentario di Veltroni sul leader del Partito Comunista
Il 27 marzo arriverà nelle nostre sale il documentario di Walter Veltroni, “Quando c’era Berlinguer”, incentrato sulla figura di Enrico Berlinguer, Segretario Generale del Partito Comunista Italiano, dal 1972 al 1984, a trent’anni dalla sua morte, avvenuta nel 1984 in seguito ad un ictus. Berlinguer è una delle figure politiche più amate in assoluto della storia politica del nostro paese, unico leader del partito comunista dell’Occidente che è riuscito a far votare il proprio partito da un italiano su tre, polverizzando gli avversari. Veltroni ripercorre, quindi, 12 anni della storia italiana, in cui tutti i cittadini partecipavano attivamente alla politica italiana, facendo sentire la propria voce, ed erano quasi totalmente compatti nell’appoggiare il loro leader.
"Quando c'era Berlinguer" non è una mera biografia di Enrico Berlinguer, ma piuttosto un ritratto della sua figura, costruito con interviste fatte, tra gli altri, a Giorgio Napolitano, Richard Gardner, Emanuele Macaluso, Alberto Menichelli, Alberto Franceschini e Eugenio Scalfari. In 110 minuti vedremo Berlinguer che saluta Togliatti in stazione mentre sta andando ai funerali di Stalin; vivremo il suo dolore in seguito al sequestro di Aldo Moro e la sconfitta subita a Torino, nel 1980, dopo lo scontro tra la FIAT e gli operai, e la contestazione a Verona durante il 43esimo congresso del PSI, del 1984. Non mancheranno anche scene ironiche, come l'incontro con Roberto Benigni e i commenti di Lorenzo Jovanotti. Il documentario metterà a confronto anche Berlinguer e Craxi, evidenziando la totale assenza di stima reciproca e ci racconterà tantissimi altri episodi legati alla vita politica del magnetico leader. A completare l’opera, ci sono le musiche di Danilo Rea, un brano inedito di Gino Paoli e i cameo vocali degli attori Toni Servillo e Sergio Rubini.