Red Tails, Cuba Gooding Jr e Ne-Yo nel film prodotto da George Lucas
Ci sono voluti ben 23 anni affinchè George Lucas realizzasse il suo sogno cinematografico: portare “Red Tails”, pellicola sulla Seconda Guerra Mondiale ispirata all’eroismo della prima unità di combattimento americana composta interamente da persone di colore. La storia è stata scritta da John Ridley (autore dello scrip di "Three Kings" con George Clooney), diretta da Anthony Hemingway ( finora aiuto regista in pellicole come "Alì" con Will Smith e "The Manchurian Candidate" con Denzel Washington e Meryl Streep), e racconta le gesta degli Tuskgee Airmen, il primo squadrone della United States Army Air Force (USAAF) i cui componenti erano, appunto, solo uomini afroamericani, a cavallo del secondo conflitto mondiale. Gli eroi verranno mandati a combattere in Italia e, nonostante gli episodi razzisti e le perdite di personale, si distingueranno, diventando i più richiesti accompagnatori equipaggiati con bombardieri. Gli interpreti principali sono Cuba Gooding Jr (di nuovo sulla cresta dell'onda dopo un periodo d'insuccessi al botteghino), Terrence Howard ("Four Brothers", "La musica nel cuore", "Iron Man" e "Punto D'impatto") Daniela Ruah, Bryan Cranston, Lars Van Riesen e i cantanti Method Man e Ne-Yo, molto amati dai giovani di tutto il mondo.
“Red Tails” è uscito in USA il 20 gennaio 2012 piazzandosi subito al secondo posto tra le pellicole più viste del week-end. La critica non ha perso tempo e l’ha prontamente stroncato, definendolo ovvio, scontato, pieno di cliché buonisti e già visti al cinema negli anni passati. Tuttavia il fatto che stupisce di più nel 2012, è che quando il produttore George Lucas lo proponeva alla più importanti major statunitensi, tutte puntualmente lo respingevano, affermando che non avrebbero saputo come vendere un prodotto di quel genere, senza nemmeno un attore bianco nei ruoli principali! Un vero scandalo, che, ovviamente, non è stato mai confermato o smentito dalle stesse case di produzione. Lucas si è schierato a difesa della sua pellicola, definendola si ricca di sentimento (forse anche un tantino sdolcinata in alcuni punti), ma anche di azione e combattimenti spericolati e ben girati, che coinvolgeranno gli spettatori di tutte le età. Il regista/produttore ha addirittura steso la prima parte dello script nel 1998, ma era troppo simile al suo Star Wars, quindi il tutto è rimasto in gestazione per tutti questi anni. Il film non ha comunque trovato distribuzione in altri paesi, e anche in Italia non conosciamo, al momento, nessuna data d’uscita. Speriamo solo che dietro tutto questo non ci sia davvero la discriminazione razziale perché sarebbe realmente assurdo e inaccettabile.