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Renato Pozzetto: “Lotto per fare ‘Il ragazzo di campagna 3.0’ nel bosco verticale di Milano”

Renato Pozzetto è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 2, nel corso della trasmissione “I Lunatici”, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Il noto attore lombardo ha parlato del nuovo progetto a teatro, Compatibilmente, e della volontà di realizzare un nuovo film, che sarebbe una versione 3.0 de Il ragazzo di campagna, ambientato nel bosco verticale di Milano.
A cura di Eleonora D'Amore
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Renato Pozzetto è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 2 nel corso della trasmissione "I Lunatici", condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Il popolare attore e regista lombardo ha parlato dei suoi esordi: "Abbiamo fatto fatica quando abbiamo iniziato. Veniamo dal cabaret, ce lo siamo inventato. In Italia non c'era. Io e Cochi ci conosciamo da sempre, abbiamo frequentato delle osterie dove si incontravano degli artisti interessanti, soprattutto pittori. C'era anche Piero Manzoni, che confezionava opere d'arte strane, tra cui i propri bisogni, che aveva inscatolato e venduto. Jannacci, Gaber, Dario Fo, frequentavamo tutti gli stessi posti, così siamo diventati amici, così abbiamo cominciato. Nacque in quel periodo un nuovo modo di esprimersi, una nuova filosofia del divertimento".

Pozzetto ha poi commentato l'iniziativa presa a Carbonara al Ticino dalle oltre 400 persone che da qualche anno si organizzano per vedere il treno passare, simulando l'iconica scena del film Il ragazzo di campagna. L'attore li ha raggiunti per reinterpretare la battuta "Impressionante, il treno è sempre il treno!", che dal 1984 ha fatto ridere diverse generazioni: "Non è stata mia. C'è un gruppo di ragazzi che in questa stagione si trova e va a vedere passare il treno. Così la cosa mi ha incuriosito, sono passato a trovarli, erano più di 500. Li ho raggiunti senza annunciarmi, sono andato a vedere il posto dove passava il treno, è stato bello, sono rimasto lì con loro, abbiamo fatto un po' di foto, poi quando è arrivato il treno lo abbiamo salutato e sono tornato a casa".

Passaggio obbligato sui progetti futuri. Renato Pozzetto ha parlato di ciò che lo attende a breve a teatro e di ciò che vorrebbe si realizzasse prima possibile, un ragazzo di campagna 3.0, film che si dovrebbe chiamare ‘Una mucca in paradiso‘ e che da anni sta combattendo contro le reticenze delle produzioni nazionali: "Inizierò tra pochi giorni in teatro con lo spettacolo ‘Compatibilmente'. Sto lavorando anche a un progetto legato ad un nuovo film, ma è difficile. Io insisto e insisterò. Si tratta di una storia che può ricordare ‘Un ragazzo di campagna'. La storia di un contadino che viene assunto per curare un prato che si trova nel bosco verticale, il grattacielo di Milano, uno dei più famosi del mondo. Il contadino arriva lì, cura il prato, riesce a portare su una mucca, che poi si scopre essere incinta e partorisce un vitello. I giornali iniziano a parlare di lui, si crea curiosità attorno al suo lavoro. Si tratta di una sorta di ragazzo di campagna nel bosco verticale. Se riuscirò a farlo il titolo sarà ‘Una mucca in paradiso‘".

Sulle molestie sessuali nel mondo dello spettacolo: "Io non ho mai visto donne molestate. Anzi. Si capiva che molte ragazze si avvicinavano a te, cercando di conoscerti, per mettere un piede nel mondo del cinema. Volevano usare l'attore famoso per entrare nel giro. E' una cosa poco affascinante per queste ragazze. Quando capivi che erano disposte  a troppo solo per avere un ritorno, perdevano ogni fascino".  Infine un aneddoto sul film ‘La casa stregata": "Il cane Gaetano ed io eravamo diventati amici. Gli portavo sempre da mangiare sul set, era molto buono, bellissimo. Mi informai per adottarlo, ma non ce ne fu la possibilità".

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