Riccardo Garrone è morto a quasi 90 anni, addio allo storico volto del cinema italiano
Impossibile non ricordare il volto di Riccardo Garrone, legato ad una carriera lunga piu' di 50 anni e al genere della commedia italiana. E' morto in ospedale a Milano, 90 anni da compiere l'1 novembre. Dopo l'accademia drammatica e l'esordio con Mario Mattoli (Adamo ed Eva) ha lavorato con tutti i grandi nomi da Fellini (La Dolce Vita) a Mario Monicelli, Dino Risi, Luigi Zampa, Ettore Scola, Damiano Damiani. Popolare anche in tv in fiction come Un Medico in Famiglia, alla quale ha partecipato proprio per il lancio della prima stagione. Per la bella presenza e quel modo naturale di recitare compito ed educato, ha ricevuto spesso copioni per ruoli da giovane elegante, simpatico e talvolta un po' disonesto.
La biografia artistica di Riccardo Garrone
Non sarà da meno, però, in ruoli drammatici come ne Il bidone e La dolce vita di Federico Fellini, La romana di Luigi Zampa e La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini. Riccardo Garrone ha firmato diversi progetti importanti anche in teatro e non ha disdegnato nemmeno il doppiaggio, avendo prestato la voce a numerosi personaggi di telefilm americani. Nel 2010 si prestò nel doppiaggio del malvagio orsacchiotto Lotso nel film Toy Story 3 – La grande fuga. Poi nel 2014, arrivato ad un'età decisamente avanzata, decise di ritirarsi definitivamente dalle scene. Al cinema lo ricordiamo in ruoli celebri e dalle sfumature molto diverse. Prese parte a progetti sul grande schermo dalle identità più variegate, comparendo in cast dei primissimi anni 50, firmati da prestigiosi maestri del cinema come Federico Fellini e Mario Monicelli, Pietro Germi e Mario Mattoli, per poi passare al filone comico di Belle ma povere di Dino Risi (con lo storico gruppo di giovanissimi attori: Maurizio Arena, Renato Salvatori, Lorella De Luca, Alessandra Panaro e la procace Marisa Allasio).
La commedia italiana, le fiction e lo spot Lavazza
Arrivano gli anni 60/70 con Ettore Scola, Vittorio Sala, Sergio Corbucci e Alberto Lattuada, mentre negli anni 80 apre la parentesi ‘cinepanettoni' e si butta in film come Fantozzi subisce ancora (di Neri Parenti) e Vacanze di Natale (di Carlo Vanzina). Negli anni 90 e 2000, forse anche per rallentare un po' i ritmi di lavoro, arrivano le mini-serie e serie tv di successo, tra le quali Amico mio (1993/1998), Un medico in famiglia – prima stagione (1998), Un prete tra noi (1997-1999), E poi c'è Filippo miniserie TV (2006) e Anna e i cinque (2008-2011). Gli ultimi film ai quali prende parte sono Amore 14, per la regia di Federico Moccia (nel 2009) e La città invisibile di Giuseppe Tandoi del 2010. Celebre e indimenticabile la sua partecipazione agli spot Lavazza, nel ruolo di San Pietro, dal 1995 al 2014. Al suo fianco, prima Tullio Solenghi (1995-1999), poi la coppia Paolo Bonolis e Luca Laurenti (2000-2011) ed infine di Enrico Brignano (2012-2014).