Romanzo criminale, in arrivo la seconda stagione
Il tribunale di Roma ieri è stato invaso da criminali, conniventi e macchine da presa. Non si tratta infatti di attentati, ma delle riprese della seconda stagione di Romanzo criminale, la straordinaria serie (la migliore mai realizzata in Italia, per chi scrive) prodotta da Sky Cinema che si sta girando in questi giorni. La trasmissione è prevista per novembre, ma intanto l’attesa cresce.
Perché in questo secondo ciclo di episodi si parte da una domanda che terrà i protagonisti col fiato sospeso lungo tutti gli episodi: chi ha ucciso il Libanese? Domanda dalla soluzione non scontata che farà da filo conduttore a un racconto che si snoderà lungo gli anni ’80, riflettendo sui nodi storici e politici della nostra società: il rapporto perverso tra la banda della Magliana, i terroristi e i pezzi deviati dello Stato, la scoperta della Loggia P2, i mondiali di calcio dell'82, lo scandalo del Banco Ambrosiano e la caduta del muro di Berlino.
A garantire sulla riuscita della serie, oltre al regista Stefano Sollima – già al comando nella prima stagione – Giancarlo De Cataldo, autore del romanzo di partenza e supervisore delle sceneggiature (stesso ruolo che ricopre nella serie di gialli d’autore Crimini). Un Heimat dei nostri giorni, lo definisce De Cataldo, riferendosi alla monumentale trilogia di Edgar Reitz: paragone di sicuro esagerato, ma Romanzo criminale riesce ad amalgamare un respiro e una potenza narrativa fuori dal comune con una regia di grande valore e un senso del racconto che la tv italiana non ha mai avuto. E un cast di giovani che si fanno velocemente strada: come Alessandro Roja, nelle sale col nuovo film di Vaporidis Tutto l’amore del mondo, e Alessandra Mastronardi, che per girare Romanzo criminale abbandonerà il personaggio di Eva nei Cesaroni. Giovani, che oltre Roma, sono disposti a prendersi anche l’Italia.
Emanuele Rauco