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Russell Crowe scrive al Papa su Twitter: “Vorrei guardasse il mio film”

Il Pontefice non risponde ai numerosi appelli del Gladiatore, che lo invita a vedere il suo film Noah più volte tramite il social network. Nuove strategie di marketing?
A cura di A. P.
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Russell Crowe si sta prodigando in nuove modalità di sponsorizzazione per il film di cui è protagonista, il kolossal "Noah", diretto da Darren Aronofsky. E questa nuova tecnica consiste nell'utilizzo sfrenato di twitter con un interlocutore che definire potente è dir poco: il Papa. L'attore infatti, dal 22 gennaio, invia periodicamente un tweet a a Papa Francesco per esortarlo a guardare la pellicola:

Dopo due giorni, l'ex gladiatore non si arrende e insiste, sponsorizzando il film al Pontefice come affascinante e ricco di significato:

Ma non finisce qua, perché nonostante il silenzio tombale in risposta da parte del Pontefice, Russell Crowe tiene duro. Il 25 febbraio scrive: "Caro Santo Padre, mi dispiace aver provocato tutto questo trambusto sul suo profilo. Sebbene, seriamente, Noah la conquisterà". Ancora silenzio. Quindi l'ultimo tweet, quello del 25 febbraio, che pare più che altro una supplica: "Caro santo padre, sarebbe un enorme piacere per me portarle il film di Darren Aronofsky, Noah, e farglielo vedere. Che questo possa succedere Inshallah!". Ma pare che  Crowe non avrà fortuna in questo senso, perché come è giusto che sia il Pontefice non si è prestato ad accogliere questa richiesta. A differenza di quanto invece ha fatto con la richiesta pervenuta in relazione alla causa del film Philomena e al Papa fu chiesto di incontrare la donna dalla cui storia è tratto il film candidato agli Oscar.

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