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Samara Morgan e la storia di Okiku, la leggenda che ha ispirato il personaggio di ‘The Ring’

In Italia si sta assistendo alla bizzarra ‘Samara Challenge’ che ha riportato in auge la spettrale protagonista del film horror ‘The ring’. La pellicola è un adattamento del romanzo ‘Ringu’, dello scrittore giapponese Kōji Suzuki. Secondo quanto riporta ‘The Sun’, quest’ultimo per creare il personaggio di Sadako (Samara Morgan nel remake), si sarebbe ispirato alla leggenda di Okiku.
A cura di Daniela Seclì
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In questi giorni, si sta assistendo all'ennesima bizzarra sfida: la ‘Samara challenge‘. Consiste nel travestirsi come il personaggio del film horror ‘The ring‘ interpretato dall'attrice Daveigh Chase e vagare per la città, spaventando i passanti. Purtroppo, lo scherzo non sta avendo l'esito sperato. Anziché divertire o impaurire, infatti, sta scatenando reazioni di violenza. Sia a Gragnano che ad Afragola e a Catania, solo per citare gli ultimi casi, la Samara di turno è stata aggredita. Ma da dove ha origine il personaggio che in questi giorni è tornato in auge?

La leggenda di Okiku ha ispirato il romanzo Ringu

Il film ‘The ring' è il remake del film ‘Ring' a sua volta basato sul romanzo ‘Ringu', opera dello scrittore giapponese Kōji Suzuki. Secondo quanto riporta ‘The Sun', a ispirare lo scrittore nella creazione del personaggio di Sadako (Samara Morgan nel remake) è stata un'antica leggenda che narra di Okiku, la giovane serva di un samurai, che oppose un fiero rifiuto al corteggiamento dell'uomo, che furioso decise di ricorrere a uno stratagemma per strapparle via la vita.

La ‘vera' storia di Sadako/Samara Morgan

La leggenda di Okiku si perde nella nebbia del passato, ma alcuni la fanno risalire al 14° secolo. La giovane donna era la serva del samurai Tessan Aoyama. Viveva con lui nel castello di Himeji. Il samurai si innamorò perdutamente di lei e si disse pronto a lasciare la moglie pur di prenderla in sposa. Okiku, tuttavia, non mostrò mai interesse nei confronti dell'uomo. Al contrario, si rifiutò di cedere al suo corteggiamento. Furioso e ferito nell'orgoglio, Tessan Aoyama studiò uno stratagemma per punirla. Si ricordò che uno dei tanti compiti di Okiku era quello di prendersi cura di 10 preziosissimi piatti d'oro. Il samurai ne nascose uno e accusò la fanciulla di averlo rubato.

La tortura, l'omicidio e il fantasma di Okiku

Tessan Aoyama fece appendere il corpo di Okiku su un pozzo e la torturò per ore, immergendole la testa nell'acqua e picchiandola quando veniva fuori. Poi, tagliò la corda e la lasciò cadere la donna nell'oscurità. La leggenda narra che il fantasma di Okiku ogni notte risaliva dal pozzo, si trascinava fino al castello e ricontava i piatti, lanciando un urlo spettrale quando il decimo risultava mancante.

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