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Sean Penn aprirà un centro dove eseguire i test per il coronavirus nella zona povera di Los Angeles

Sean Penn scende in campo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il divo americano, tramite la sua associazione, in accordo con il comune di Los Angeles farà costruire una struttura nella zona est della città, notoriamente abitata da persone meno abbienti, per sottoporre la popolazione ai test di positività al Covid-19.
A cura di Ilaria Costabile
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L'emergenza coronavirus ha messo in moto diverse iniziative solidali da parte di grandi nomi di Hollywood, molte infatti sono state le star che si sono prodigate affinché fossero intensificati gli aiuti e il supporto economico per le strutture ospedaliere o per altre necessità. Ed ecco che scende in campo anche Sean Penn. L'attore in accordo con il comune di Los Angeles, dove sono state adottate svariate misure di sicurezza, ha finanziato l'apertura di un centro per eseguire i test alla popolazione.

Sean Penn finanzierà una struttura per effettuare i test

La struttura sarà aperta in una delle zone meno abbienti della città, nella parte est della metropoli abitata prevalentemente da latinoamericani, e i lavori saranno avviati grazie all'impegno della fondazione gestita dall'attore americano, ovvero la Community Organized Relief Effort. Il motivo di questa scelta sta nell'aiutare proprio le persone che potrebbero riscontrare più difficoltà e che, quindi, necessitano di punti di riferimento al di fuori delle strutture sanitarie. Ad elogiare l'iniziativa di Sean Penn è stato il vicesindaco di Los Angeles, Jeff Gorrell, che su Twitter ha pubblicato un messaggio per ringraziare il divo, accompagnato da una foto che li vede insieme, sotto la quale ha scritto: "Grazie a SeanPenn e volontari del CORE che collaborano con noi e gestiscono un centro di test pop-up COVID a East LA". 

Gli impegni umanitari di Sean Penn

Che Sean Penn si fosse più volte prodigato in impegni umanitari non è certo una novità, dal momento che in varie occasioni ha voluto offrire il suo contributo a chi ne avesse bisogno, come l'aiuto fornito alle Bahamas in seguito alla distruzione dovuta all'uragano Dorian. Tanto nota è la sua attività portata avanti insieme alla sua associazione, che nel 2012 è stato insignito del Peace Summit Awards, per il contributo offerto ad Haiti in seguito al terremoto che devastò l'isola nel 2010.

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