Skyfall arriva in Cina, ma con molte scene censurate

E pensare che ufficialmente l'ultimo capitolo di 007, dopo aver sbancato ai botteghini di mezzo mondo, sarebbe dovuto uscire in Cina a novembre dell’anno scorso. Ma come spesso accade, anche la produzione di "Skyfall" ha avuto notevoli ritardi nel distribuire il film per via della censura imposta dal Governo cinese, che ha giustificato la cosa dicendo “vogliamo dare più spazio ai blockbuster locali”. In realtà appare chiaro, lo slittamento dell’uscita in sala al 21 gennaio 2013 ha dato modo al team tecnico di recuperare al meglio le distonie nella sceneggiatura, provocate dagli ingenti tagli imposti alla pellicola. Non ci sarà alcun riferimento alla tortura e alla prostituzione in Cina, in particolare non compariranno le scene in cui Javier Bardem viene torturato e quella in cui viene fatto esplicito riferimento alla prostituzione nel casinò di Macao.

Sono state tagliate anche scene apparentemente ininfluenti, come quella del cecchino francese che uccide una guardia giurata dall’alto di un grattacielo di Shangai, dimostrando l’inflessibilità maniacale del Paese più popoloso del mondo. La storia della censura è tristemente nota, la stessa sorte era capitata l'anno scorso a "Men in Black 3", quando, in vista della proiezione nelle sale cinesi, furono epurate diverse scene con protagonista un cinese che diventa un alieno, oltre alla scena nella quale un gruppo di turisti cinesi che avevano assistito ad uno scontro con un alieno, viene sottoposto alla cancellazione della memoria. Staremo a vedere se “Skyfall” sarà comunque in grado di sbancare anche ai botteghini di un Paese fruttuoso come la Cina.