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Sophia Loren sulle restrizioni anti Covid: “Ho paura, non esco e seguo tutte le leggi”

Durante la conferenza stampa per presentare il film “La vita davanti a sé” di cui è protagonista, Sophia Loren si è trovata ad affrontare anche un argomento piuttosto delicato come le restrizioni imposte dal Governo per fronteggiare la diffusione del Covid-19. L’attrice ha dichiarato di aver timore e di seguire tutte le leggi.
A cura di Ilaria Costabile
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Nelle prossime settimane arriverà su Netflix il film che vedrà nuovamente Sophia Loren come protagonista, si tratta de "La vita davanti a sé" e a partire dal 13 novembre sarà disponibile sulla piattaforma streaming. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, tenutasi online, l'attrice ha commentato le restrizioni imposte dal nuovo Dpcm per fronteggiare la diffusione del Covid-19 e non ha nascosto i suoi timori, che la portano a seguire pedissequamente le indicazioni del Governo.

Il commento di Sophia Loren

"Io sono per seguire le leggi, io non esco, io ho paura di tutto. Farei molta attenzione a fare cose che sono vietate. La connection fra la gente è importante ma fino ad un certo punto" così Sophia Loren commenta le decisioni prese dallo Stato per provare a contenere il contagio da coronavirus, la cui seconda ondata è pienamente in atto. Tra le misure adottate, c'è anche la chiusura di cinema e teatri che, inevitabilmente, comporta un acuirsi della crisi che affligge il settore della cultura e dell'intrattenimento. A questo proposito, la diva ha dichiarato, sostenendo l'operato del governo: "Cinema e teatro sono rifugi in cui ci possiamo ritrovare e capirci meglio. Ma la salute è anche molto importante. Anche la salute emotiva è importante. Dispiace, dispiace, dispiace la chiusura dei cinema e dei teatri ma uno cosa può fare?". 

La protesta dei volti noti dello spettacolo

Molti dei suoi colleghi, al contrario, hanno espresso il loro dissenso dinanzi all'ennesima scelta che in questa situazione d'emergenza penalizza ancora una volta il settore culturale, non considerato come "un'industria" che a tutti gli effetti porta a lavoro a migliaia di persone. Da giorni, infatti, molti volti noti dello spettacolo hanno messo in atto una campagna, sui social, con la quale hanno cercato di sensibilizzare il Ministro della Cultura e anche il Presidente del Consiglio.

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