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Sorrentino riceve la cittadinanza onoraria di Roma: “Ringrazio chi si era opposto”

Paolo Sorrentino ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Roma, partecipando ad un’emozionante cerimonia in Campidoglio. Diversamente da quanto si pensasse, però, ha ringraziato i consiglieri che in questi giorni si erano opposti, perché lui avrebbe fatto lo stesso.
A cura di Eleonora D'Amore
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Paolo Sorrentino ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Roma, partecipando ad un'emozionante cerimonia in Campidoglio, alla presenza del sindaco Ignazio Marino e di tante personalità degne di nota. In primis quella dell'amico e collega Carlo Verdone, tra l'altro membro del cast de La grande bellezza, che ha introdotto la cerimonia definendo il film più "la decomposizione della società che il degrado di Roma". Sorrentino ha ricevuto la Lupa Capitolina e la Pergamena che attesta il suo stato di cittadino romano.

La reazione del sindaco Marino –Sorrentino non è nato a Roma" ha dichiarato il sindaco Marino, "ma ne ha parlato con l’amore di chi è nato e cresciuto in questa città, per questo gli siamo grati. L’Oscar a Sorrentino inorgoglisce Roma e l’intero Paese, nel mio cuore non avevo dubbi: sapevo che Sorrentino avrebbe trionfato. La sua vittoria ha inorgoglito la nostra città ma anche l’Italia”.

"Ringrazio i consiglieri che hanno votato contro" – Per quanto riguarda le dichiarazioni del noto regista partenopeo, hanno destato non poco clamore quelle riguardo la giustizia o meno di tale onoreficenza: “Ieri sera ho commesso l’errore di farmi mandare la lista di coloro che hanno ricevuto la cittadinanza onoraria di Roma e mi è venuto in mente il titolo di un libro che non ho letto “Che ci faccio qui?” di Bruce Chatwin. […] Alla luce delle illustri personalità che hanno ricevuto questa onorificenze, ringrazio i consiglieri che hanno votato contro la cittadinanza, perché io avrei fatto la stessa cosa. I consiglieri che hanno votato a favore hanno sbagliato e io li ringrazio lo stesso, perché come dice Carmelo Bene, sbagliando si insegna, mentre il detto sbagliando si impara è falso, altrimenti tutte le partite di calcio finirebbero 0-0”.

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