“Sulla mia pelle”, la storia di Stefano Cucchi vince il Nastro d’argento 2019 come film dell’anno
Giovedì 30 maggio 2019 a Roma, al MAXXI, si terrà la premiazione dei "Nastri d'argento", uno dei riconoscimenti più importanti della cinematografia italiana, che dal 1946 è assegnato dal sindacato dei giornalisti cinematografici italiani. Quest'anno la vittoria, il premio per il film dell'anno, spetta ad un lungometraggio che ha avuto un enorme successo nelle sale e sul web, essendo una produzione Netflix: "Sulla mia pelle" di Alessio Cremonini.
La motivazione della vittoria
La pellicola è già stata insignita di quattro David di Donatello, rivelandosi un prodotto cinematografico di alto valore, non solo registico, ma anche attoriale. L'interpretazione di Alessandro Borghi scatenò, durante la proiezione alla Mostra del Cinema di Venezia, in cui il film venne presentato nella sezione Orizzonti, un applauso lunghissimo, accompagnato dalla fortissima commozione che colpì tutta la sala, allo scorrere dei titoli di cosa. La motivazione, con cui i giornalisti hanno decretato che "Sulla mia pelle" fosse destinato alla vittoria, è così argomentata:
Un film necessario, emozionante, coraggioso che, oltre il valore artistico, ha impresso una svolta determinante nel caso anche giudiziario della tragica, sconvolgente vicenda di Stefano Cucchi a cui si aggiunge il valore di una ricostruzione oggettiva che, oltre la battaglia per la verità di Ilaria Cucchi, ha messo in scena con toccante semplicità anche il racconto del dramma privato di una famiglia che, nella sua sofferenza, non si è mai arresa.
Un cast eccezionale
Una motivazione che tiene conto dell'umanità di cui è intrisa questa vicenda e non solo del suo spessore cinematografico. Una storia che, grazie alla produzione firmata Netflix, ha avuto modo di diffondersi capillarmente, di mostrare lo spaccato di un'Italia che ha sete di giustizia, che racconta le sue nefandezze quasi per redimersi, per non dimenticare quanta sofferenza può aver generato un caso come quello di Stefano Cucchi. La presidente Laura Delli Colli, a nome del direttivo Sngci, ha voluto aggiungere:
La prova eccezionale di Alessandro Borghi e l’interpretazione di Jasmine Trinca, nel coro di un ottimo cast, sono la conferma – con l’impegno dei produttori e dell’intera squadra che ha affiancato il regista – che un altro cinema, in questo Paese, è possibile. Ed è stato certamente importante, in questo caso, oltre la sala, anche il contributo di Netflix che ha diffuso il film sulla sua piattaforma in 190 paesi.
Oltre ad Alessio Cremonini, alla sua prima regia di rilievo, saranno premiati i protagonisti Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, per la produzione poi Andrea Occhipinti di Lucky Red, Luigi e Olivia Musini per Cinemaundici. Tra gli altri riconoscimenti, Sulla mia pelle è stato segnalato dai critici per il "Premio Francesco Pasinetti”, in seguito alla sua prima proiezione alla Mostra del Cinema di Venezia.