Tartarughe Ninja irriconoscibili nel nuovo film: i fan si infuriano

Continuano a circolare nuove notizie e indiscrezioni sul reboot del celebre cartone animato, poi reso anche un film, sui Turtles. Particolarmente celebri negli anni '80, quelle che noi chiamavamo "Tartarughe ninja" sono state riportate in auge di recente con un progetto che intende proiettarle sul grande schermo, attualizzandone l'immagine. Dal sito americano Reddit è giunta un'immagine che preconizzerebbe l'aspetto delle tartarughe nel film la cui uscita è teoricamente prevista per il mese d'agosto. Secondo quanto si vede si confermano i volti più caratterizzati, si oserebbe dire meno affabili, ed alcune differenti caratteristiche nelle attrezzature delle tartarughe ninja.

Ma quello che avrebbe sollevato il maggior numero di polemiche da parte dei fan appassionati è ipiù che altro l'aspetto relativo alla volontaria virata da parte della produzione, di modificare le origini della storia. Si ricorda infatti che le tartarughe "educate" da maestro Splinter, erano in realtà mutazioni genetiche di quattro piccole tartarughe, cresciute nelle fogne. Nel film di prossima uscita invece (nel quale reciterà anche Megane Fox), vede degli alieni depositare sulla terra delle uova durante l'invasione del pianeta. Uova dalle quali fuoriescono appunto i Turtles, i quali si ribellano contro coloro che li hanno messi al mondo proprio in difesa del pianeta Terra. Pare poco, ma in realtà si tratta di una storia completamente diversa, apparentemente confermata dalla volontà iniziale dei produttori di omettere l'aggettivo "mutant" dal titolo (scelta sulla quale hanno poi fatto un passo indietro).

Lo stesso poster riportato da Reddit, pur non essendo stato confermato da parte della produzione, ha rivisto le tartarughe in una forma fortemente antropomorfa, il che costituisce un altro elemento per il quale i fan integralisti non la stanno prendendo per niente bene sui forum specifici. Fatto sta che fino a questo momento non c'è alcuna certezza che tutte queste ipotesi siano confermate, ma le proteste degli appassionati non sono proprio fuori luogo: è lecito credere che, per rievocare una storia, bisogni quantomeno mantenere un minimo di tradizione.