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Tea Falco: “Avevo 21 anni quando un regista provò a molestarmi”

L’attrice di “1992” e “1993” racconta la sua esperienza diretta con un regista che tentò di molestarla: “Con la scusa della pranoterapia, ma riuscì ad uscire”.
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Tea Falco, l'attrice di "1992" e "1993", rompe il silenzio sul caso Harvey Weinstein, raccontando di aver avuto una esperienza del tutto simile a quelle raccontate dalle attrici che hanno subito molestie e pesanti avance da Harvey Weinstein. Lo fa in un servizio de Le Iene e, successivamente, attraverso la sua pagina Instagram.

Il ringraziamento ad Asia Argento

Tea Falco racconta che un regista la invitò nel suo studio ma in realtà era casa sua, l'occasione non era di lavoro ma solo un pretesto per cercare di portare a termine le sue avance a sfondo sessuale. L'attrice di "1992" e "1993" ringrazia Asia Argento per aver portato alla luce il caso che coinvolge, oltre lei, tantissime attrici.

Avevo 21 anni e un regista mi invitò nel suo studio. In realtà era casa sua e iniziò a farmi un massaggio. Le violenze e le molestie devono cessare in qualsiasi ambito lavorativo. Grazie Asia (la Argento, ndr) che hai sollevato questo polverone.

Atti di violenza che segnano un percorso

Tea Falco ricorda benissimo quel giorno in cui il regista la invitò nel suo studio che poi si rivelò essere casa sua. Era solo una scusa, il regista le disse di portare anche le sue fotografie per poter fare un provino, che però non è mai stato realizzato. Sono atti di violenza che segnano un percorso, Tea Falco ha dimostrato in quel momento di essere forte ma sono molte le ragazzine che finiscono nella rete di veri e propri adescatori.

Mi ero appena trasferita a Roma. Un giorno tra i vari contatti di Facebook mi aggiunge un regista, dopo aver visto un mio video in cui imito Robert De Niro in Taxi Driver. Mi dice di andare nel suo studio e di portare con me le mie fotografie. Non quelle d’attrice ma le foto artistiche, in bianco e nero. Quando arrivo lì, mi accorgo che in realtà era la sua casa. Lui guarda i miei lavori e dice: “Non dovresti fare l’attrice, ma la regista”. A un certo punto dico che ho mal di pancia, che è meglio che vada.

La scusa del pranoterapeuta

Con una banale scusa, "sono un pranoterapeuta", il regista riesce a mettere le sue mani su Tea Falco. Le fa un massaggio allo stomaco che diventa sempre più intenso e si dirige sempre più in basso. Capito il gioco, Tea Falco lo blocca e poi decide di andare via.

Ma lui aggiunge che è un pranoterapeuta e inizia a farmi un massaggio allo stomaco. Dalla pancia, però, inizia ad andare sempre più giù, fino alle parti intime. Mi rendo conto di ciò che stava accadendo e lo blocco, gli dico: “No, questo no”. E lui: “Ah, ok”, e si ferma. Usciamo dalla stanza e dice che vuol farmi un regalo, un libro di fotografie. Libro che poi ho buttato. Io sono stata forte perché ho detto “no” ma alcune ragazze di 19-20 anni non sono cosi forti, non hanno avuto la giusta educazione. Bisognerebbe educare alla difesa, a scuola e in famiglia.

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