Ted Levine in tribunale: “È malato, come ne ‘Il silenzio degli innocenti'”
Ted Levine, l'attore che interpretava Buffalo Bill ne "Il silenzio degli innocenti", è stato citato in giudizio dalla sua famiglia, fermamente convinta che la sua follia li ha mandati man mano in rovina finanziaria. Stando alle loro parole, riportate dal sito TMZ, Levine sarebbe stato danneggiato dal sistema di Hollywood, che lo avrebbe reso negli anni un "bullo sadico e crudele" proprio come il personaggio che lo rese famoso nel film con Anthony Hopkins. Alla base ci sarebbero dei motivi economici legati ad un'attività di famiglia (il BBQ restaurant), che Ted li avrebbe costretti a svendere, svilendo così il suo valore sia monetario che affettivo.
Ted Levine e la maledizione di Buffalo Bill
Il fratello Mick Levine ha rivelato che Ted si è rivelato molto cattivo con loro e che questo sarebbe frutto di ciò che Hollywood avrebbe procurato alla sua mente: "Hollywood si è approfittato della sua malattia, ha tirato acqua al suo mulino senza pensare alle conseguenze. […] Fu così che Ted interpretò un altro personaggio sociopatico e psicopatico…" (riferendosi probabilmente alla voce prestata al sociopatico camionista Rusty Nail nel film Radio Killer del 2001, ndr). Era risaputo, infatti, che dopo il successo riscosso con lo spietato ruolo di Buffalo Bill ne Il silenzio degli innocenti, l'attore fu bersagliato di proposte per interpretare altri personaggi cruenti, crudeli e vagamente folli. Levine però pare volle sottrarsi pian piano a quella fastidiosa etichetta affibbiatagli nel 1991 e rifiutò molte scritture, preferendo ruoli come il sergente di polizia Tanner in Fast and Furious. La vendita della proprietà sarebbe in corso e dal valore di 554mila dollari sarebbe alla fine stata messa all'asta al miglior offerente per soli 325mila dollari.
