The Big Bang Theory, la terza stagione della sitcom per nerd
In America è stata la commedia rivelazione delle ultime stagioni televisive: The Big Bang Theory, sitcom in onda su CBS ha come protagonisti dei nerd, cioè dei cervelloni appassionati di scienze, matematica e fisica, che passano tutto il loro tempo a leggere fumetti, giocare ai videogiochi e fare citazioni incomprensibili ai più. Nessuno pensava che un prodotto del genere potesse avere un futuro, ma Chuck Lorre e Bill Prady – creatori e autori della serie – sono riusciti a mettere insieme un prodotto divertentissimo che raccoglie una media di 14 milioni di spettatori a episodio.
In Italia, in attesa di vederla in chiaro, possiamo goderci la terza stagione – in onda in USA – su Steel che trasmette due episodi a settimana ogni domenica alle 21 (la stagione è cominciata il 9 maggio): i primi due episodi del terzo ciclo, intitolati La fluttuazione dell’apriscatole e La congettura del grillo parlante (tutti i geniali titoli sono parodie di reali teorie scientifiche), vedono Sheldon tornare dal Polo Nord, con tutte le difficoltà che comporta il riadattarsi alla vita americana.
E’ proprio Sheldon forse il fiore all’occhiello e il motivo del successo della serie, un personaggio ossessivo-compulsivo, quasi autistico e dalle mille manie capace però di controllare la realtà (almeno quella degli altrettanto folli amici) con le sue folle teorie scientifiche o sociologiche, ispirate a Star Trek (come la variante della morra cinese), ai prodotti di J.J.Abrams (altro nerd che sta presentando Super 8 il suo nuovo film) o a Battlestar Galactica, saga di fantascienza appena giunta al termine. Appena più “malleabili” i suoi amici e coinquilini, ma tutti tipi da cui le donne, solitamente scappano: e allora come potrà Leonard conquistare la bella Penny, ragazza normale e non troppo brillante, e dare via alla versione umana della teoria del Big Bang? Agli spettatori scoprirlo.
Emanuele Rauco