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The Blues Brothers i primi 40 anni di un film nato come un flop e diventato un cult

“The Blues Brothers” compie 40 anni. Il 20 giugno del 1980, infatti, usciva nelle sale americane uno dei film che sarebbe diventato un cult della cinematografia, sebbene all’inizio la critica non riconobbe l’eccezionalità di questa pellicola, perché incapace di incasellarla in un preciso genere cinematografico. In un mix di commedia, musical ed action movie i protagonisti Dan Aykroyd e John Belushi hanno riscritto anche il modo di guardare e ascoltare la musica blues afroamericana. Tra una carrellata di star e canzoni indimenticabili, i “fratelli in missione per conto di Dio” spengono già 40 candeline, ovviamente sulle note di “Everybody Needs Somebody to Love”.
A cura di Ilaria Costabile
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Era il 20 giugno 1980 quando nelle sale cinematografiche americane arrivava uno dei film che sarebbe entrato direttamente nella storia del cinema, una pellicola che a distanza di quarant'anni è ancora un cult, e probabilmente lo sarà per sempre, stiamo parlando di "The Blues Brothers". Un mix equilibrato e perfetto di musical, action movie e commedia, che ha riscritto anche le regole stesse del film musicale sul grande schermo. Impossibile dimenticarlo e non citarne battute, canzoni o sketch che sono impressi nella storia del cinema. Merito anche dei protagonisti che lo hanno reso unico e che sono diventati delle icone di Hollywood in pochissimo tempo, ovvero Dan Aykroyd e John Belushi che vestivano i panni (diventati altrettanto iconici) dei fratelli Jake ed Elwood Blues, due fuorilegge ma non criminali che a suon di musica hanno trascinato più di una generazione nelle loro rocambolesche avventure.

Fuorilegge in nome di Dio

La specifica "in nome di Dio" si comprende sin dai primi istanti della trama che ruota attorno ai due fratelli fuorilegge che, una volta tanto, decidono di muoversi per una causa benefica. Una volta che Jake è uscito di prigione, lui e il fratello Elwood si recano nell'orfanotrofio in cui sono cresciuti e scoprono che l'arcidiocesi vuole vendere la struttura. Per incassare la cifra di cinque mila dollari, necessari per pagare la tassa che possa salvare la scuola, i due decidono di fare dei concerti con la loro vecchia band, ma la loro missione si rivelerà più difficile del previsto.

Il flop iniziale, ma la musica ha salvato il film

Pensare che il potenziale del film non fu riconosciuto immediatamente dalla critica proprio per la pluralità di stili coesistenti, tanto da non riuscire a collocare la pellicola in un genere specifico. Il tempo, però, diede ragione a John Landis, che ebbe l'intuizione di amalgamare la storia sfruttando i risvolti della trama che si prestava ad una rielaborazione delle scene in base alla tipologia scelta. Merito de "The Blues Brothers" è senza dubbio quello di aver ridato lustro alla musica jazz americana, con la partecipazione seppur in piccolo ruoli, di grandi esponenti del genere come Aretha Franklin, John Lee Hooker, James Brown e Cab Calloway. Nascono così dei momenti musicali indimenticabili: dalla colonna sonora "Everybody Needs Somebody to love", in realtà una cover di una canzone del 1964, alle cui note però è difficile trattenersi e non ballare; oppure come non citare la meravigliosa "Think" una carica esplosiva di energia e ritmo inimitabili.

La band nata prima della pellicola

In realtà il successo dei Blues Brothers poteva già essere assicurato, dal momento che già nel 1978 venne fondato il gruppo musicale dei Blues Brothers dagli attori comici Dan Aykroyd e John Belushi. La band nacque per supportare uno sketch musicale da portare al Saturday Night Live, finendo per essere l'attrattiva musicale nella puntata del 22 aprile 1978. La coppia di attori, che aveva alle spalle dei musicisti (Steve Cropper, Lou Marini, Donald Duck Dunn, Matt Guitar Murphy, tra gli altri)  decise di cimentarsi in una serie di concerti all’Universal Amphitheatre di Los Angeles, dove infatti si esibirono il 9 settembre 1978,  presentati dal comico Steve Martin. Il primo concerto divenne un disco live, pubblicato sempre del 1978 "A Briefcase full of blues", che si posizionò al primo posto nelle classifiche americane e ottenne due dischi di platino.

Tutte le star che compaiono nel film

Ne abbiamo già citate alcune, ma sono davvero tante le star che compaiono nel film. Dopo Aretha Franklin nei panni della proprietaria di una tavola calda, James Brown in quelli del reverendo Cleophus e Ray Charles come il proprietario del negozio di strumenti, è la volta della modella Twiggy la bionda che al distributore di benzina fa amicizia con Elwood, Carrie Fisher che interpreta la ex fidanzata di John Belushi. Troviamo anche il regista Steven Spielberg, nei panni dell'impiegato dell'ufficio delle tasse, e anche John Landis nel ruolo del poliziotto “Trooper La Fong”. Insomma, una vera e propria carrellata di star che hanno contribuito al successo di questo film.

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