“The Fifth Estate”, Julian Assange critica duramente il film su WikiLeaks
Sono iniziate in questi giorni le riprese di “The Fifth Estate”, il film biografico dedicato al fondatore di Wikileaks. Interpretato da Benedict Cumberbatch, recentemente visto in "Cloud Atlas" che vestirà i panni di Julian Assange e da Daniel Bruhl il film è entrato in lavorazione da poco ma già si scatenano le prime critiche e a muoverle è proprio l’attivista, attualmente ospite dell'ambasciata dell’Equador a Londra. Dai dettagli trapelati si sa che la scena iniziale dovrebbe essere ambientata in una base militare in Iran dove compaiono documenti contenenti simboli nucleari. Assange, che a quanto pare ha ricevuto in anteprima la sceneggiatura, ha definito la pellicola con queste parole:
Bugie su bugie. La pellicola è un attacco propagandistico a Wikileaks e alle persone del mio staff. Che cosa può avere a che fare tutto questo con noi? È solo vile propaganda.
L’uscita del film prodotto dalla DreamWorks è stata fissata per i primi di novembre, ammesso che non ci siano ritardi. Josh Singer ne firma la sceneggiatura, che è tratta da due libri, “Inside WikiLeaks: My Time with Julian Assange at the World's Most Dangerous Website” inchiesta scritta da Daniel Domscheit-Berg e su “WikiLeaks: Inside Julian Assange's War on Secrecy” a cura di David Leigh e Luke Harding. Il regista Bill Condon, ha voluto rispondere alle accuse, dichiarando quanto segue:
Ci vorrebbero decenni per capire appieno l'impatto rivoluzionario che WikiLeaks ha avuto sulla diffusione delle informazioni nel nostro decennio. Questa pellicola non pretende di avere l'autorità assoluta sul soggetto né vuole giudicare Assange. Vogliamo indagare sulla complessità e sui cambiamenti nell'età della trasparenza dell'informazione e ci auguriamo di arricchire il dibattito sul caso WikiLeaks