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Tinto Brass su quarantena coronavirus: “State a casa e dedicatevi ai giochi erotici”

“Bisogna rimanere a casa. Si ha più tempo per riscoprire il desiderio e dedicarsi ai giochi erotici”: è l’appello del Maestro del cinema erotico italiano ai tempi dell’epidemia. E alla domanda sui rischi di contagio nell’intimità, la risposta è perfettamente in stile Brass: “Meglio morire godendo che di coronavirus”
A cura di Valeria Morini
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Tinto Brass con Caterina Varzi
Tinto Brass con Caterina Varzi

Tutti i personaggi del mondo dello spettacolo in questi giorni stanno rivolgendo appelli alla cittadinanza affinché tutti restino in casa per evitare il contagio da coronavirus. Lo fa, a modo suo, anche Tinto Brass, il regista maestro assoluto del cinema erotico italiano che ha rilasciato un'intervista a Libero a breve distanza dal suo 88esimo compleanno (che cade il 26 marzo).

Tinto Brass: Meglio morire godendo che di coronavirus

La clausura forzata non ha cambiato particolarmente la vita di Brass, che (reduce da un ricovero in ospedale nel 2019) non esce di casa "da dieci anni" e passa il tempo tra libri, film e la stesura della sua autobiografia cui sta lavorando con la moglie Caterina Varzi. Riguardo all'isolamento da coronavirus, il regista di "Salon Kitty" e "La chiave" sostiene che il lato positivo della faccenda sia la possibilità di dedicarsi all'erotismo:

Gli scienziati si esprimono in maniera contraddittoria, infatti mi sembra evidente che in tutti i Paesi del mondo non siano state adottate misure adeguate. Eppure, dalla peste del ‘300 ad oggi, le pandemie hanno sempre procurato milioni di vittime. Il bubbone è sempre il potere e il coronavirus è la testimonianza tragica della sua mostruosità e della deumanizzazione che ha procurato. Colpa anche dei governi. La libertà è un bene assoluto, ma bisogna rimanere a casa. Si ha più tempo per riscoprire il desiderio e dedicarsi ai giochi erotici.

Alla domanda sui possibili rischi di contagio dal momento che il virus potrebbe fermarsi anche sulle parti intime, Brass ha pochi dubbi: "Lo so, ma è meglio morire godendo che di coronavirus. Il sesso è vita. Bisogna scegliere di vivere senza avere indecisioni. Ho 88 anni e non ho più tempo per cambiare idea".

Gli aneddoti su Sophia Loren e Arancia meccanica

Nell'intervista, Tinto Brass ha regalato anche gustosi aneddoti, uno dei quali sulla proposta a Sophia Loren di girare "La chiave": "Decisi di chiedere a Sophia Loren se le interessava fare quel film come protagonista. Mi rispose che doveva parlarne con il marito. Il giorno dopo mi chiamò Carlo Ponti, era adirato. Mi disse: come si permette di pensare a Sophia, ma cosa ha nel cervello, lo sperma? La protagonista divenne Stefania Sandrelli e il successo fu internazionale". Inoltre, forse non tutti sanno che al regista italiano fu a un passo dal dirigere "Arancia meccanica". Lui però rifiutò:

Volevo girare prima L'urlo, avevo già scelto come attore Gigi Proietti. Era il '68, poi il progetto americano fu dato a Kubrick, ma non ho rimpianti, la mia fu una scelta rabbiosa e anticonvenzionale.

L'amore con Caterina Varzi

Dopo la morte della moglie e storica collaboratrice Carla Cipriani nel 2006, Brass ha sposato Caterina Varzi, psicoanalista, ex-avvocato e attrice, nel 2017. Li lega un sentimento enorme: "Va oltre l' amore è la gioia di vivere. Incarna tutte le donne dei miei film con una bellezza non artefatta e una naturalezza che intensifica il fascino della sua intelligenza. Questo le consente di sfidare una regola come il conformismo. Mi ricorda Silvana Mangano. A volte la vedo arrivare e penso: Silvana!".

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