Toni Servillo interrotto sul palco: “Basta con questi cellulari!”
Il pubblico delle grandi occasioni a Bologna, all'Arena del Sole è di scena Toni Servillo con l'atteso "Le voci di dentro" di Eduardo De Filippo, in una versione adattata e diretta dallo stesso attore nato ad Afragola e cresciuto a Caserta. Nel religioso silenzio della messa in scena, proprio quando da pochi minuti è entrato in scena il personaggio di Don Alberto Saporito (interpretato appunto da Toni Servillo), un cellulare e poi un altro ancora comincia a squillare: "E basta con questi cellulari, controllateli, non siamo mica scimmiette ammaestrate!". Uno sfogo, poi la concentrazione perduta e lo sguardo rivolto agli attori, fermi in un silenzio pieno di rabbia: "Avanti ricominciamo da capo". Esce di scena e rientra.
Una brutta figura per il pubblico di Bologna, le dichiarazioni dei presenti, riprese dalla redazione felsinea di Repubblica, sono imbarazzate e deluse: "Che vergogna, doveva succedere proprio con Servillo". La commedia prosegue senza più nessun intoppo, alla fine l'applauso del pubblico sembra quasi prolungato apposta, come per scusarsi. Ma all'uscita c'è chi è arrabbiato:
E' intollerabile. E' come se in un contropiede di una squadra di calcio, qualcuno entra dall'esterno e interrompe tutto.
Lo spettacolo interrotto anche sabato sera, questa volta sul finire dell'atto e nuovamente Toni Servillo ad interagire con il pubblico: "Vedete, vedete come si interrompe un finale di un atto?". L'applauso parte spontaneo, accorato contro l'ignoranza molesta e imperante, contro un vizio tutto moderno che ha ormai colmato la misura.