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Tony T querela la Benz dopo le accuse di stupro: “Dice il falso, ho le prove video”

Tony T, regista e produttore accusato di violenza sessuale dalla porno attrice Nikki Benz, ha deciso di querelarla. Sostiene di avere le prove video che lo scagionerebbero dall’accusa di stupro.
A cura di Stefania Rocco
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Abraham Ismail, il produttore e regista meglio conosciuto come Tony T, ha deciso di querelare Nikki Benz. Nel dicembre scorso, la celebre porno attrice aveva raccontato sui social di essere stata violentata dall’uomo durante le riprese di un film. Sosteneva, inoltre, che l’uomo avesse tentato di strangolarla.  In seguito a quelle accuse, anche la Brazzers – società canadese che produce video hard per la quale Tony T lavorava – aveva preso le distanze dall’uomo, esprimendo pubblicamente il proprio biasimo nei confronti di chi si macchia di violenza sessuale. A distanza di circa un mese da quel momento, il produttore è passato al contrattacco e ha depositato formale querela nei confronti dell’attrice che lo ha accusato.

In un’intervista rilasciata a “Vocativ”, sostiene di avere le prove video che lo scagionerebbero dalle accuse di stupro. Aggiunge di essere stato ingiustamente accusato, e annuncia di possedere video e foto che lo scagionerebbero completamente dalle accuse mosse a suo carico:

Non c’è stato alcun pestaggio, né nessun’altra delle violenze che mi sono state attribuite. Posseggo i video che lo provano. L’unica volta in cui la Benz ha pronunciato lo stop, ci siamo fermati. L’intera industria cinematografica sa come gestiamo i nostri set.

Raggiunta dal sito, la Benz si è rifiutata di replicare. Ha aggiunto solo che “i video possono essere modificati”.

Le accuse di Nikki Benz

La denuncia di Nikki Benz risale al dicembre scorso. Via Twitter la pornostar canadese aveva accusato il regista Tony T di aver tentato di soffocarla. Aveva aggiunto, inoltre, che l’uomo non avrebbe interrotto le scene hard girate, nonostante le sue ripetute richieste. La Benz, professionista conosciuta nel settore, si disse profondamente provata da quell’esperienza che riteneva alla stregua di un vero stupro: "Sul set bullismo, stupro e violenza non dovrebbero mai accadere. "No" significa "No", che ci sia o meno la macchina da presa”. In seguito alle sue accuse, Brazzers aveva rescisso ogni rapporto di lavoro con il regista.

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