Un finto Maradona nel film di Sorrentino, quello vero: “Grazie assaje, Maestro!”
Paolo Sorrentino al Festival di Cannes per "Youth – La giovinezza" strappa applausi e fischi, convincendo a metà. Un film che ha lasciato alla sala stampa più di un dubbio, non solo per i contenuti, ma anche per alcune piccole curiosità. Chi conosce Paolo Sorrentino sa bene quanto sia forte l'amore per il calcio, tifoso del Napoli, ma soprattutto per il Mito, quel "Pibe de Oro" idolo della sua "giovinezza" a cui dedicò il successo del primo Oscar con "La Grande Bellezza". Nel bellissimo hotel sulle Alpi che fa da cornice alle storie di Michael Caine e Harvey Keitel, c'è proprio lui, Diego Armando Maradona, in più di una sequenza. È obeso ed irriconoscibile, costretto a camminare con un bastone per motivi di scena ma ancora in grado di fare numeri incredibili con una pallina da tennis.
A fine proiezione, il dubbio: quello è o non è Diego Armando Maradona? Non è il numero 10 del Napoli che ha vinto tanto a metà degli anni '80, ma un attore che gli somiglia incredibilmente. Il vero Diego, invece, sembra abbia apprezzato l'omaggio e sulla sua pagina Facebook ha ringraziato Paolo Sorrentino, utilizzando la locandina dedicata a lui come cover della pagina ufficiale. Il post è stato pubblicato in tre lingue, napoletano, spagnolo ed inglese: "Grazie assaje, Maestro!".
Alcune battute che pronuncia il Diego Armando Maradona di "Youth – La Giovinezza" sono abbastanza divertenti. Come quella dove, guardando il bambino che suona il violino, si rende conto che sta usando la mano sinistra: "Anche io sono mancino, sai…". Uno degli ospiti dell'albergo se la ride: "Cavolo, il mondo intero sa che siete un mancino!". Tra le incertezze della critica, l'omaggio a Diego Armando Maradona è parso, senza nessun ripensamento, davvero da applausi.