“Un selfie con Tom Hanks”, la storia di un tassista di New York
Quanto sia intrigante, avventurosa e per certi versi speciale, la vita di un tassista lo abbiamo imparato sin da quella famosa pellicola di Alberto Sordi, "Il tassinaro", meraviglioso esempio di metacinema, dove l'attore romano incontrava personaggi famosi, come Giulio Andreotti, Federico Fellini o Silvana Pampanini. In certi casi, restando alla settima arte, può essere anche pericoloso: vedi "Collateral" con Jamie Foxx ostaggio di una notte del killer Tom Cruise. Non è questo, però, il caso di Mr.Ferrari. Lo chiamiamo amichevolmente così per il cappellino visto che nella sua storia, apparsa sul blog "Humans of New York", ha preferito rimanere anonimo.
In un normale turno di lavoro, si è visto Tom Hanks entrare nel taxi, e lui in un primo momento non lo ha riconosciuto:
Sto guidando lungo Park Avenue, questo ragazzo mi fa segno di accostare, mi fermo e gli chiedo dove vuole andare. Lui mi dice: "74esima", io gli dico: "È troppo lontano per me", lui fa per andarsene, poi io gli dico: "Ok, dai, salta su". Ho il berretto calato sugli occhi, in un primo momento non ci avevo fatto caso, poi sento la sua voce e mi giro: "WIIIIILSOOOON!", gli faccio. E lui comincia a ridere di brutto. Per tutto il tragitto abbiamo parlato e non ha fatto altro che chiamarmi "Mr.Ferrari". Alla fine della corsa mi ha anche regalato due biglietti per il suo spettacolo a Broadway e sapete come si chiama il suo show? "Lucky Guy". Ecco, mi sento anche io un "ragazzo fortunato".