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Venezia 77, ecco “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante: dal 10 settembre al cinema

La storia di Maria, Pinuccia, Lia, Katia e Antonella, le sorelle Macaluso, arriva alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. I settant’anni di esistenza di una famiglia magistralmente narrati con 12 attrici in tre archi temporali e narrativi. Il film di Emma Dante, tratto dalla sua pièce teatrale omaggiata e apprezzata in tutto il mondo, arriverà al cinema dal 10 settembre 2020.
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Emma Dante sbarca a Venezia 77 con "Le sorelle Macaluso", il film tratto da una sua pièce teatrale, premiata con il Premio Ubu per il Miglior Spettacolo e la Miglior Regia. La drammaturga torna a Venezia a sette anni di distanza da "Via Castellana Bandiera". Il film arriverà al cinema il 10 settembre 2020.

La trama de Le sorelle Macaluso

La storia di Maria, Pinuccia, Lia, Katia e Antonella, le sorelle Macaluso (cinque a differenza delle pièce, dove sono in sette) parte da una veglia funebre di una di loro. Il ritrovarsi per ricordare, per piangere e sognare, anche per rinfacciare e ridere di tutta la loro vita, la loro infanzia, l'età edulta e la vecchiaia, trascorsa all'ultimo piano di un appartamento nella periferia di Palermo. Il film si divide in tre capitoli: infanzia, età adulta e vecchiaia. Le cinque sorelle sono interpretate da attrici diverse nelle diverse fasi della loro vita. Ci sono cinque attrici ragazzine nel primo capitolo; quattro attrici adulte più la stessa bambina del primo, nel secondo capitolo; tre attrici anziane, la stessa adulta del secondo e la stessa bambina del primo, nel terzo capitolo. Dodici attrici in tutto: Alissa Maria Orlando, Laura Giordani, Rosalba Bologna, Susanna Piraino, Serena Barone, Maria Rosaria Alati, Anita Pomario, Donatella Finocchiaro, Ileana Rigano, Eleonora De Luca, Simona Malato e Viola Pusateri.

Le parole di Emma Dante

Le note di regia di Emma Dante parlano de «Le sorelle Macaluso» come di «un film sul tempo», un film «sulla memoria e sulle cose che durano. Sulle persone che restano anche dopo la morte. È un film sulla vecchiaia come traguardo incredibile della vita». Tutto muta nel film, gli oggetti così come i corpi delle sorelle nei settant'anni di esistenza della famiglia Macaluso. Spiega Emma Dante: «Lo sguardo della cinepresa è dinamico nel seguire i movimenti delle protagoniste, ma assume anche delle posizioni fisse all’interno della casa, come per rappresentare gli occhi dell'abitazione stessa.

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