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Will Smith boicotta gli Oscar 2016: “Non ce la faccio a dire che va tutto bene”

L’attore, escluso dal giro delle nomination per il ruolo in “Concussion”, sposa la causa portata avanti da sua moglie Jada Pinkett Smith e contesta all’Academy la totale assenza di nomination “black” agli Oscar 2016.
A cura di Andrea Parrella
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Il vuoto di diversità agli Oscar era una bolla apparentemente insginificante che, una volta scoppiata, sembra stia portando i rappresentanti principali della comunità black a boicottare la cerimonia del prossimo 28 febbraio. Come noto infatti, le nomination degli Oscar 2016 rese pubbliche la scorsa settimana dall'Academy Awards hanno decretato, per il secondo anno consecutivo, una sostanziale assenza da parte della comunità black, con la presenza di soli bianchi tra le innumerevoli nomination. Cosa che ha generato una discussione pubblica piuttosto accesa, alla quale dava il via pochi giorni fa Jada Pinkett Smith, moglie dell'interprete de "La Ricerca della Felicità", che aveva annunciato di non voler prendere parte alla cerimonia. A Jada Pinkett Smith erano seguite le dure parole di Spike Lee in merito alla situazione, che avevano rafforzato ancor di pià una protesta che pare destinata ad assumere proporzioni rilevanti.

Alla fronda promossa da Jada si è aggiunto ufficialmente anche il marito, Will Smith, che ospite di Good Morning America si è detto imbarazzato all'idea di dover premiare qualcuno, sul palco, insieme a Charlize Theron: "Mia moglie non ci andrà – ha detto – ne abbiamo discusso e, sentendoci parte di questa comunità in questo momento non ce la sentiamo di alzarci in piedi e dire che va tutto bene". Eppure non si può dire che Smith rientri tra i nomi degli emarginati dal giro degli Oscar, essendo stato nominato due volte in passato per il ruolo di Miglior Attore, pur non riuscendo ad accaparrarsi mai una statuetta. Una mossa, quella di Smith, che non ha accolto il favore di Janet Hubert, l'attrice che in "Willy il principe di Bel Air interpretava il ruolo di zia Viviane. In un video pubblicato su Facebook l'attrice è stata tutt'altro che morbida, sostenendo che la protesta mossa da Smith e consorte sia in realtà semplicemente derivata dalla mancata nomination dell'attore per il ruolo in "Concussion". La Hubert ha accusato SMith di essere stato sempre foraggiato da quel sistema che oggi contesta.

L'impressione è che la slavina possa assumere proporzioni gigantesche e far sì che la cerimonia degli Oscar rischia di essere segnata da momenti di imbarazzo (per inciso, quest'anno a presentarla è proprio un attore di colore come Chris Rock). Basteranno le parole della presidente degli Academy Awards di qualche giorno fa, quando sosteneva, pur senza scusarsi, che il meccanismo delle nomination andasse in qualche modo migliorato? Servirà a rendere più equa e diversificata la distribuzione delle stesse nomination e, nel caso, ad arricchire il risicato palmares della comunità nera agli Oscar?

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