Winona Ryder, la stella torna a splendere
Paradiso, Inferno, Purgatorio Con questa metafora letteraria e un po' estrema possiamo in poche parole riassumere la carriera di Winona Ryder, splendida attrice che è riuscita ad arrivare all'apice del gradimento del pubblico in tutto il mondo, per poi attraversare una crisi che l'ha fatta per qualche anno sparire dal grande schermo, salvo poi tentare, adesso, di tornare ai fasti che le competono.
Nata nel 1971, Winona è stata, soprattutto negli anni novanta, “la ragazza della porta accanto”. Una bellezza dolce e candida, un viso ammaliante e innocente, una sensualità ipnotica e sbarazzina, e un'indiscutibile bravura, che le ha permesso di interpretare ruoli molto diversi con uguale efficacia. Il successo inizia ad arriderle con Beetlejuice e Schegge di Follia, nel 1988/1989, per poi salire vertiginosamente l'anno dopo, con Edward Mani di Forbice di Tim Burton. La sequenza in cui lei balla nella neve, è semplicemente indimenticabile, così come il modo in cui da volto e anima a Mina Harker nello splendido Bram Stoker's Dracula di Coppola.
Si parla spesso di lei per i suoi flirt (famoso quello con Johnny Depp), ma la Ryder è soprattutto un'ottima attrice. I suoi film da ricordare sarebbero tanti: tenerissima ne L'età dell'innocenza di Scorsese, bravissima in Ragazze Interrotte di James Mangold, straziante in Autumn in New York, sempre versatile, efficace ed affascinante in qualsiasi ruolo. Poi nel 2001 l'arresto per taccheggio in un centro commerciale, il processo, la sentenza di colpevolezza, e il buio, che per 4/5 anni l'ha fatta sprofondare nell'oblio.
Ora Winona sta tornando, con umiltà. Anche se i tempi d'oro sono lontani, lei sta provando a risalire la china, e dopo Star Trek la vedremo nell'atteso The Black Swan di Aronofsky, e sarà anche protagonista di Cheaters, nuova commedia diretta da Ron Howard.
Noi, che l'amiamo incondizionatamente, facciamo il tifo per lei.
Alessio Gradogna