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Wolverine ritrae gli artigli, Hugh Jackman troppo vecchio per continuare

Wolverine 3 sarà la fine di un ciclo per gli X-Men, perché Hugh Jackman ha annunciato che lascerà per sempre il ruolo che l’ha lanciato.
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Mai più Wolverine. Ci stiamo abituando all'idea e, se già nei fumetti è andata in scena la morte di Logan, arriverà presto quella cinematografica, almeno nella versione di Hugh Jackman che ha confermato che il terzo capitolo dedicato al personaggio dallo scheletro d'adamantio, sarà l'ultimo che interpreterà. Una notizia che viene accolta con dispiacere profondo dai fan più integralisti della serie, ed in effetti al momento risulta davvero difficile immaginare qualcuno che possa prendere il posto di Hugh Jackman, che ha reso un Logan fedele e perfetto alla sua versione a fumetti.

È certo che Wolverine 3 sarà la fine di un ciclo per gli X-Men. Era stato già anticipato da Hugh Jackman che, presto o tardi, avrebbe chiuso con il personaggio mutante più amato. I motivi sono principalmente anagrafici, ma non solo. Le diete ed i programmi di lavoro estenuanti stanno cominciando a diventare un ostacolo proibitivo e la paura di subire un infortunio (o peggio, un attacco cardiaco come rivelato dall'attore stesso in una intervista di due anni fa) lo condiziona di anno in anno.

Il terzo capitolo uscirà nel 2017 e, considerando che la prima pellicola è datata 2000, diciassette anni sembra un lasso di tempo davvero incredibile che traccia il momento giusto per Hugh di ritrarre gli artigli.

Hugh Jackman e il cancro alla pelle

Un ulteriore motivo che ha condizionato la scelta di Hugh Jackman di lasciare il ruolo di Wolverine in "X-Men" è stato sicuramente il cancro alla pelle che continua a combattere. La prima volta nel 2013 quando diede l'annuncio shock: "Ho un cancro alla pelle". Un male che ha sconfitto una volta, ma non del tutto. Alla fine dello scorso anno, si è sottoposto ad una nuova operazione fino ad un totale di quattro operazioni negli ultimi 18 mesi, tre al naso ed uno sulla spalla.

L'attore ha dichiarato di essere cresciuto senza mai indossare la protezione solare, ecco perché questa malattia era probabile. Oggi l'attore ha imparato a convivere con questo male, sottoponendosi a controlli di routine.

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