1921 – Il Mistero di Rookford, il nuovo ghost-movie di Nick Murphy
Il titolo originale della pellicola diretta da Nick Murphy è “The Awakening” e i protagonisti di quest’inquietante ghost-story sono Rebecca Hall, Dominic West e Imelda Staunton.
Il film ci riporta al 1921, poco dopo la fine della prima guerra mondiale. Florence Cathcart (Rebecca Hall) passa il suo tempo demolendo le teorie di chi sostiene il sovrannaturale, dimostrandosi una donna razionale ed estremamente metodica, nonostante porti ancora i segni della recente morte del fidanzato. Quando un ragazzo viene misteriosamente ucciso a Rookford, un collegio sperduto nelle campagne inglesi, Florence viene chiamata per confutare le voci secondo le quali un fantasma stia infestando la scuola, voci che stanno iniziando a causare il panico tra gli alunni e i loro genitori. Florence così si mette al lavoro, raccogliendo le prove scientifiche che portano alla conclusione che il fantasma non è altro che lo scherzo di uno scolaro, ma quando Florence sta per lasciare l'istituto fa un incontro agghiacciante che minerà le sue convinzioni razionali.
La pellicola è stata presentata in anteprima al Toronto Film Festival nel mese di settembre 2011. Sulle stori di fantasmi ormai sembra che si sia detto veramente tutto e questo film non fa eccezione. I richiami (o semplici copia&incolla?) ad altre pellicole dello stesso genere si sprecano , vedi “The Others”, “The Orphanage”, “Il Sesto Senso”, ma purtroppo gli attori non hanno lo charme di Nicole Kidman o la versatilità di Bruce Willis.
La location e il plot non brillano certo per originalità e la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti. L’atmosfera è molto adatta ad un horror movie di questo genere ma il regista si perde in altri mille preamboli che fanno sembrare il tutto molto forzato, arrivando presto verso un finale alquanto scontato e tremendamente già visto. Salviamo la fotografia di Eduard Grau e le musiche di Daniel Pemberton, veramente ben fatte e confezionate con estrema cura.
La protagonista Rebecca Hall ( la ricordate in “Vicky Cristina Barcelona” di Almodovar?), anche se ha una parte davvero troppo scontata, cerca di dare il meglio di sé, offrendo un’interpretazione semplice e naturale, anche se da sola non riesce a reggere tutta l’impalcatura della pellicola.
Voto: 5-