“Acciaio” con Michele Riondino porta il lavoro in fabbrica a Venezia
Alla Mostra di Venezia applausi scroscianti per l'anteprima di Acciaio, fuori concorso per le Giornate degli Autori, il nuovo film di Stefano Mordini che riprova, anni dopo il meraviglioso Provincia Meccanica, a dare al cinema italiano un'impronta mitteleuropea. Il film, tratto dal romanzo omonimo di Silvia Avallone, racconta la storia di un operaio e di due adolescenti legati da un rapporto profondo, unendo location apparentemente distanti: l'industriale Piombino e la turistica Isola d'Elba.
Michele Riondino è la star indiscussa del film, insieme al ciclo dell'acciaio ovviamente. Unisce un'interpretazione curata nei minimi dettagli ad un grande fisique du role, confermandosi tra i migliori attori della nuova generazione italiana. E' un film a metà tra il cuore e la ragione, con la periferia di Piombino a fare da sfondo malinconico. Bellissime le scene di repertorio, grande il lavoro di sceneggiatura che rende il film in un certo senso differente dal romanzo, pur restituendo con genuinità tutte le suggestioni evocative.