Addio a Mario Monicelli: ricordiamo insieme il grande maestro della commedia
Mario Monicelli è morto e con lui si chiude uno dei capitoli più preziosi della storia del cinema italiano. A 95 anni, il grande cineasta italiano ha deciso di dire basta con un salto dal quinto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma. Monicelli era ricoverato al reparto di urologia a causa di una grave malattia.
Regista e sceneggiatore, il grande maestro della commedia italiana del 900′ se ne è andato lasciandoci una sconfinata filmografia che ha scandito le tappe della storia del nostro cinema. Monicelli ci ha regalato oltre 60 pellicole, a partire da "I ragazzi della via Paal" del 1935 fino al suo ultimo film "Le rose del deserto" del 2006.
Tra le pellicole più amate dal pubblico non possiamo non ricordare "Guardie e ladri" (1951), “I soliti ignoti”, interpretato dai volti più famosi del cinema italiano, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale, “La Grande Guerra” (1959), “L’armata Brancaleone” (1965) e “La ragazza con la pistola” (1968), “Amici miei”, interpretato dal grande Ugo Tognazzi (1975). Successivamente tra gli anni 80′ e 90′, il grande maestro si dedicò alla regia di “Speriamo che sia femmina” (1985) e “Parenti serpenti” (1993).
Ma oltre ai suoi innumerevoli capolavori cinematografici, Monicelli ci lascia le sue imperdibili citazioni, tra le tante, la redazione ha scelto di ricordarvi una delle più significative e attuali: "Quello che in Italia non c'è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, Rivoluzione che non c'è mai stata in Italia… c'è stata in Inghilterra, c'è stata in Francia, c'è stata in Russia, c'è stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, 300 anni che è schiavo di tutti". Si tratta di una delle ultime perle lasciateci dal maestro a "Raiperunanotte" lo scorso 25 Marzo 2010.