Adrien Brody, il più giovane vincitore dell’Oscar compie 40 anni
L’attore, premio Oscar nel 2003, quando aveva appena 29 anni, oggi ne compie 40. Adrien è cresciuto nel Queens e dopo la scuola d’arte drammatica debutta nella serie tv “Annie McGuire”. Nel 1993 ottiene un piccolo ruolo in “Piccolo grande Aaron” di Steven Soderbergh mentre nel 1998 gira “La sottile linea rossa” di Terrence Malick. Proprio Malick lo incoraggia, nel 1999, ad inviare a Spike Lee una registrazione del suo provino e poco tempo dopo il regista lo sceglie per il suo film “S.O.S. Summer of Sam – Panico a New York”.
La consacrazione arriva nel 2002 con il ruolo del pianista Wladyslaw Szpilman che grazie alla sua musica riuscì a sopravvivere nel ghetto di Varsavia. Il film è “Il Pianista” del regista Roman Polanski – Palma d’Oro a Cannes – che regala a Brody l’Oscar e tantissimi altri premi in tutti i festival più prestigiosi del mondo. Negli anni successivi gira film molto diversi: “The Singing Detective”, “The Village”, “The Jacket” e il blockbuster “King Kong” di Peter Jackson, fino al 2009, quando gira “Giallo” di Dario Argento che viene distribuito direttamente in home video. L’attore decide, però, di denunciare la produzione per inadempienza contrattuale e per lesione di diritti d’immagine, chiedendo anche il blocco dell’uscita del film presso la Corte Federale della California. Dimenticata questa brutta storia, nel 2010 gira “Predators”, e nel 2011 è nel cast di “Midnight in Paris”, di Woody Allen, nel ruolo del giovane Salvador Dalì. I suoi ultimi film sono “Detachment – Il distacco”, “1942” e “InAPPropriate Comedy”, in attesa di un altro ruolo che gli faccia riassaporare la gloria de “Il Pianista”, perché lo merita davvero.