Alec Baldwin e il colpo letale ad Halyna Hutchins: come si può morire con una pistola a salve sul set
Una scena del western Rust è stata fatale alla direttrice della fotografia Halyna Hutchins. A scaricare l'arma, concettualmente caricata a salve, è stato l'attore Alec Baldwin. Una pistola caricata a salve può uccidere accidentalmente qualcuno? La risposta è sì e, su tutte, le morti di Brandon Lee e Jon-Erik Hexum ne sono state tragica e clamorosa prova. La notizia della morte della Hutchins a soli 42 anni e le condizioni gravi in cui versa anche il regista Joel Souza, 48 anni, hanno shockato lo star system americano e sollevato ancora una volta il problema della gestione di armi da fuoco sceniche.
Morte sul set: i casi Brandon Lee e Jon-Erik Hexum
Brandon Lee morì a soli 28 anni durante le riprese del film Il Corvo dopo essere stato colpito da un proiettile calibro 44. La pistola avrebbe dovuto essere a salve, ma l'autopsia evidenziò una pallottola vera conficcata vicino alla sua spina dorsale.Il figlio dell’iconica star delle arti marziali Bruce Lee pare sia rimasto vittima di una negligenza dello staff addetto alla gestione delle armi, i quali, avendo bisogno di proiettili veri per primi piani particolari, li costruirono togliendo innesco e polvere da sparo da veri proiettili invece che comprarli già pronti. Tecnica usata nel cinema, se non fosse che per errore uno dei proiettili non venne però privato dell'innesco e salì fino a fino a metà canna, inceppando l'arma. Motivo per il quale, quando il colpo a salve doveva fare il suo corso, producendo il rumore ma non l'esplosione, l'ogiva precedentemente incastrata nella canna venne sparata e colpì Brandon Lee allo stomaco.
Nove anni prima, nel 1984, accadde una cosa simile anche all'attore Jon-Erik Hexum, morto sul set di "Cover Up". Un giorno durante le riprese, per scherzo ha caricato l'arma con un colpo a salve e ci ha fatto una roulette russa, puntandosi la pistola alla sua testa. Premette il grilletto, vista la stretta vicinanza con il cranio, il colpo riuscì a fratturargli il cranio, facendogli schizzare frammenti ossei nel cervello. In sei giorni il suo cuore cessò di battere.
Cosa dice la legge sull'uso delle armi sceniche
Stando all'articolo 22 della legge 18 aprile 1975, n. 110, così come modificato dal Decreto Legislativo 26 ottobre 2010 n. 20, la definizione di armi per uso scenico è la seguente: "Per armi da fuoco per uso scenico si intendono le armi alle quali, con semplici accorgimenti tecnici, venga occlusa parzialmente la canna al solo scopo di impedire che possa espellere un proiettile ed il cui impiego avvenga costantemente sotto il controllo dell'armaiolo che le ha in carico". Il decreto include anche la specifica su interventi tecnici e riparazioni, in caso si intervenga sulla modifica di armi vere. E in quanto alla gestione delle armi ad uso scenico durante le riprese, passaggio fondamentale è: "Vigilare durante tutta la durata delle riprese sul corretto uso, sull'efficienza e la sicurezza delle armi, anche a tutela dell'incolumità delle persone a cui le armi uso scenico vengono cedute in comodato per la realizzazione delle scene".