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Alessandro Gassman, Gabriele Muccino, Lino Banfi: il cinema italiano è dalla parte di Checco Zalone

A tre giorni dalla uscita nelle sale italiane di “Tolo Tolo”, tutti parlano del fenomeno Zalone. I personaggi del cinema italiano contemporaneo stanno dalla parte del comico pugliese: Alessandro Gassman e Gabriele Muccino applaudono al successo del film. E Lino Banfi, suo padre putativo, lo incorona nuovo maestro della comicità.
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Il cinema italiano sta dalla parte di Checco Zalone. A tre giorni dalla uscita nelle sale italiane di "Tolo Tolo", si parla giustamente del record d'incassi (siamo a 14 milioni di euro al 2 gennaio 2020) ma si parla soprattutto di come questa rinnovata immagine del comico nato Luca Pasquale Medici, abbia spiazzato la sua platea. Il trailer-canzone "Immigrato" aveva fatto gridare al razzismo, incontrando però il sostegno e l'approvazione della destra politica. La polarità dei sentimenti si è completamente invertita una volta che il film è arrivato nelle sale.

Le parole di Alessandro Gassmann

Razzista o no, buonista o no, i grandi protagonisti del cinema italiano contemporaneo sono dalla parte di Checco Zalone. C0me Alessandro Gassmann che via Twitter fa sapere:

Un trionfo come quello di Tolo Tolo al cinema è un bene per tutto il cinema italiano! L'intelligenza e le risate possono essere potenti alleati del buon senso. Grande Checco Zalone.

La reazione di Gabriele Muccino

Anche Gabriele Muccino, regista de "L'ultimo bacio" e presto nelle sale con "Gli anni più belli", ha voluto esaltare il fenomeno Zalone:

Tolo Tolo apre il suo viaggio con 8.6 milioni di euro nel suo primo giorno. Non credo sia mai accaduto negli ultimi cinquant'anni. Complimenti a Luca Medici "Checco Zalone" e a Taodue. Il cinema che fa discutere, provoca, torna a far riflettere e si evolve, fa bene a tutti!

Le parole di Lino Banfi

"Il Maestro è Checco Zalone". Così Lino Banfi in una lunga intervista al Corriere della Sera. Lo storico comico pugliese è sempre stato il tifoso numero uno di Zalone, partecipando anche al suo precedente successo, quello di "Quo Vado?", 65 milioni di euro al botteghino:

Sono sicuro che Checco arriverà a superare anche l'incasso del film precedente. Da allievo, Checco è diventato maestro. Lo considero il vendicatore di tutta la bistrattata comicità nazionalpopolare italiana, di cui mi sento uno degli interpreti. Ho aperto la strada, tra mille difficoltà. Per questo Checco lo sento persino come il mio personale vendicatore. Le polemiche sul film? Fanno parte del gioco. Soprattutto quando hai un successo così clamoroso.

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