Alessio Boni, il divo de “La meglio gioventù” e del cinema impegnato compie 50 anni
Alessio Boni è uno di quegli attori di cui il cinema italiano ha bisogno e di cui può vantarsi. Dotato di un talento straordinario, di un carisma di altri tempi e di un sex appeal che lo ha reso molto popolare presso il pubblico femminile, Boni, il 4 luglio, spegne 50 candeline e il tempo non ha fatto altro che rafforzare queste caratteristiche vincenti. Protagonista di pellicole straordinarie come “La meglio gioventù”, “La bestia nel cuore”, “Quando sei nato non puoi più nasconderti”, “Sanguepazzo” e di decine di miserie dove è stato nei panni di Caravaggio, Puccini, Walter Chiari, Ulisse, l’attore è sempre stato più propenso a scegliere pellicole impegnate e di un certo spessore. Artista amatissimo anche a teatro, Boni ha collezionato decine e decine di premi e, naturalmente, ha già tanti progetti in cantiere per il futuro.
Al formazione a San Diego e i primi lavori
L’attore nasce a Sarnico, in provincia di Bergamo e già a 14 anni inizia a lavorare come piastrellista, con suo padre. Successivamente, diventa poliziotto, ma solo per un anno e mezzo. Già a 20 anni, decide di partire per San Diego, in California, dove si arrangia a fare mille lavoretti, tra cui il cameriere, il pizzaiolo e anche il baby sitter. Quando torna a Roma, s’iscrive all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e inizia a lavorare a teatro. Nel 1991, gira “Gioco perverso”(1991), film tv di Italo Moscati, con Fabio Testi e Claudia Gerini e si perfeziona professionalmente con Luca Ronconi. Seguiranno, il film per il cinema “Dove siete? Io sono qui”(1992), di Liliana Cavani, “Il mago”(1995) di Ezio Pascucci e “Senza paura”(2000), per la regia di Stefano Calvagna. Nel 1995, frequenta un corso a Los Angeles, poi tornato in Italia porterà in scena "Sogno di una notte di mezza estate", "Peer Gynt" e "L'avaro" di Molière, per la regia di Giorgio Strehler.
Il successo de “La meglio gioventù”
Contemporaneamente, Boni gira le serie tv “Il conte di Montecristo”(1996), “Un prete tra noi”(1997), “La donna del treno”(1998), “Pepe Carvalho”(1999), fino all’exploit con “Incantesimo”(1998-2001). Dopo aver girato i film tv “L’uomo del vento”(2001), “Il bacio di Dracula”(2002) e “L’altra donna”(2002), l’attore gira “La meglio gioventù”(2003), di Marco Tullio Giordana, e il suo nome comincia a farsi strada nel cinema italiano che conta. Il film narra ben 37 anni di storia italiana, dal 1966 al 2003, attraverso le vicende della famiglia Carati, soprattutto quella dei fratelli Nicola (Luigi Lo Cascio) e Matteo (Alessio Boni), sullo sfondo dell’evoluzione politica e delle loro scelte personali. La pellicola porta a casa il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes, 5 David di Donatello, 7 Nastri d’Argento (di cui uno a Boni come Migliore attore protagonista), 5 Ciak d’Oro e 2 Globi d’Oro. Un vero e proprio trionfo.
“La bestia nel cuore” e le grandi fiction degli anni Duemila
Da quel momento, la carriera di Alessio Boni spicca, definitivamente, il volo e, sempre con Giordana, gira “Quando sei nato non puoi più nasconderti” (2005) e “Sanguepazzo” (2008). La televisione lo reclama ancora a gran voce e, infatti, girerà anche le fiction “Vite a perdere” (2004), la fiction “Cime tempestose” (2004) e “La caccia" (2005). Cristina Comencini lo vuole per “La bestia nel cuore”(2005), mentre dopo girerà “Arrivederci amore, ciao”(2006) di Michele Soavi, “Viaggio segreto”(2006) di Roberto Andò e “Christine Cristina”(2009), diretto da Stefania Sandrelli e Giovanni Soldati. Boni sarà il protagonista di altre miniserie come “Guerra e pace”(2007), “Caravaggio”(2008), “Rebecca, la prima moglie”(2008) e “Puccini”(2009), che lasciano di stucco la critica e colpiscono al cuore i suoi ammiratori.
“Il ritorno di Ulisse”, “Maldamore” e i progetti futuri
Nel 2010, l’attore compare anche in “The Tourist”, pellicola di Florian Henckel von Donnersmarck, con Johnny Depp e Angelina Jolie, in cui interpreta il ruolo del sergente Cerato, poi gira il film tv “Mai per amore – La fuga di Teresa”(2012) di Margareth von Trotta, le miniserie “Tutti pazzi per amore 2”, “Walter Chiari – Fino all’ultima risata”, “Il ritorno di Ulisse”, “Gli anni spezzati” e la commedia sentimentale “Maldamore”(2014), di Angelo Longoni, con Luca Zingaretti, Ambra Angiolini e Luisa Ranieri. Gli ultimi film che ha girato sono stati “Fuori Mira”(2013) di Erik Bernasconi e “In un posto bellissimo”(2015) di Giorgia Cecere, mentre le ultime miniserie sono state “Gli anni spezzati – L’ingegnere”(2014) e “La Catturandi”(2015). Nel corso del 2016, lo vedremo nei film “Respiri”, thriller di Alfredo Fiorillo e “Orpheder The Legend” e per il 2017 ha in cantiere la miniserie tv “La strada di casa”, accanto a Christiane Filangieri.