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Avatar 2, gli attori tornano sul set: è la prima produzione a ripartire dopo la pandemia

“Il set è pronto, ricominciano le riprese di Avatar 2 in Nuova Zelanda”: a dare l’annuncio è il produttore Jon Landau, in un post pubblicato su Instagram. Secondo Variety, la produzione del film di James Cameron è la prima a ripartire dopo lo stop forzato causato dall’emergenza Coronavirus. La Nuova Zelanda è tra i Paesi che hanno gestito meglio la pandemia.
A cura di Daniela Seclì
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Gli attori di Avatar 2 si preparano a tornare sul set. Ad annunciarlo, in un post pubblicato su Instagram, è il produttore Jon Landau. Le riprese, che si terranno in Nuova Zelanda, potranno ricominciare la prossima settimana. L'uscita del film era inizialmente prevista per dicembre del 2021 e al momento, non è stato comunicato un eventuale slittamento della data di arrivo nelle sale cinematografiche.

Avatar 2, gli attori del sequel tornano sul set

A marzo era stata annunciata la sospensione delle riprese di Avatar 2. Due mesi più tardi, come riporta Variety, la produzione di Avatar 2 è la prima a riprendere. A Hollywood come in Italia, i set sono ancora fermi. La Nuova Zelanda è tra i Paesi che meglio hanno gestito l'emergenza Coronavirus, agevolando il riavvio della produzione. L'annuncio di Jon Landau ha il sapore della speranza che tanti altri attori possano tornare presto a fare il loro lavoro:

"I set di Avatar sono pronti e non potremmo essere più entusiasti di tornare in Nuova Zelanda la prossima settimana. Date un’occhiata al Matador, una nave di comando ad alta velocità e al jet boat Picador. Non vedo l’ora di condividere di più".

Come la Nuova Zelanda ha affrontato il Coronavirus

Il mese scorso, la premier della Nuova Zelanda Jacinda Ardern ha annunciato: "La trasmissione del Coronavirus è stata eliminata. Abbiamo vinto, per ora. Riapriremo parzialmente il Paese. Ma ora non dobbiamo mollare. Possiamo dire con fiducia che non c’è più trasmissione del contagio nella nostra comunità, ora la sfida è mantenere questo risultato. Abbiamo evitato il peggio". Negli ultimi giorni, ha precisato che i confini resteranno chiusi "ancora per molto tempo". Tra i fattori che hanno permesso alla Nuova Zelanda di tenere a bada efficacemente il contagio da Coronavirus, soprattutto un lockdown immediato, quando i casi erano ancora una manciata. Inoltre, sono stati eseguiti test tampone a tappeto che hanno permesso di agire d'anticipo, tenendo sotto controllo eventuali contagiati.

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